Uranio minerale: ricerca
Ricerca sul minerale uranio (2 pagine formato doc)
URANIO MINERALE
Uranio. Chimica
- Fissione nucleare
- La fissione nucleare
L'uranio è l'elemento chimico di simbolo U, di numero atomico 92 e di peso atomico 238,03.
I sali di uranio tetravalente derivano dall'ossido UO2; i più importanti sono il cloruro UCl4 e il solfato U(SO4)2, entrambi verdi. I sali di uranio esavalente contengono lo ione UO2 e sono chiamati sali di uranile. Il più comune è il nitrato UO2(NO3)2, che risulta dalla dissoluzione di un ossido di uranio nell'acido nitrico e cristallizza con sei molecole d'acqua.
Radioattività naturale e indotta: spiegazione
ESTRAZIONE URANIO
Sono gialli e alla luce mostrano una caratteristica fluorescenza verde. Più che veri e propri sali, gli uranati come Na2U2O7, sembrano essere degli ossidi doppi di uranio esavalente con metalli mono- e bivalenti. Sono composti gialli, insolubili in acqua. Si conoscono anche composti in cui l'uranio è tri- e pentavalente. Il principale minerale di uranio è la pechblenda U3O8. Molto più rari sono la carnotite e l'autunite. Si utilizzano anche minerali molto poveri che vengono concentrati prima del vero e proprio processo di estrazione. Nel trattamento della pechblenda, relativamente complesso, l'uranio viene trasformato in uranato di sodio, e successivamente in uranato di ammonio. Questo viene purificato con un procedimento di estrazione con solventi selettivi o con passaggio su resine scambiatrici di ioni e poi trasformato nell'ossido UO2 o nel tetrafluoruro volatile UF4. Il fluoruro si riduce infine a metallo con magnesio o con calcio.
Uranio: ricerca per scuola media
URANIO 235
Il processo di ottenimento è reso complicato perché il materiale per uso nucleare deve contenere meno di una parte per milione di boro, cadmio, gadolinio, afnio e samario. Infatti il metallo viene oggi prodotto soprattutto come materiale fissile per la produzione di energia nucleare. L'uranio fu il primo elemento di cui H. Becquerel scoprì la radioattività. L'elemento naturale è costituito da tre isotopi; il più abbondante dei tre, l'uranio 238, si disintegra dando origine alla famiglia radioattiva del radio, mentre dall'uranio 235 deriva quella dell'attinio.
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