Il vetro

Da cosa è composto il vetro. (5pag - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di janji
Il Vetro Produzione del vetro lI vetro è una miscela di silicati complessi formati di solito da silice e da vari ossidi.
La silice è la sostanza più importante per produrre il vetro. Essa è formata da ossigeno e silicio; i primi più piccoli del silicio assumono una forma tetraedrica intorno a quest' ultimo. Fondendo questi aggregati cristallini si ottiene un liquido nel quale i diversi tetraedi perdono il loro regolare ordinamento. Raffreddandosi tendono ad assumere una posizione ordinata. A volte però la solidificazione arriva senza che i tetraedri abbiano assunto una posizione ordinata, cioè conservando allo stato solido la distribuzione disordinata. Questo vetro si chiama vetro di silice, ha caratteristiche particolari ed è assai costoso.
Per allentare i legami e quindi abbassare la temperatura di fusione si utilizzano degli ossidi (di sodio,di potassio,di calcio,...) chiamati anche modificatori di reticolo che si introducono tra i vari tetraedi spezzando i legami. Si ha perciò una massa più facilmente fusibile meno viscosa e più facile da lavorare. Lavorazione artigianale del vetro Formatura Allo stato fuso il vetro può essere modellato secondo metodi differenti: colaggio, soffiatura, pressatura e stiramento. Colaggio Questo procedimento, di origini antichissime, prevede che il vetro fuso venga versato in uno stampo e lasciato solidificare e raffreddare. Soffiatura Utilizzando un tubo di ferro, detto "canna", di dimensioni varie secondo la necessità, l'artigiano preleva dal forno a crogiolo ("padella") la quantità di vetro fuso sufficiente alla formatura. Poiché il materiale è allo stato pastoso, la porzione prelevata assume l'aspetto di una grossolana goccia. Il bolo* appena tolto dalla padella è troppo fluido e tende a colare, per cui viene parzialmente raffreddato facendolo rotolare su una piastra metallica, con la canna in posizione orizzontale: questa operazione serve anche a regolarizzare la superficie del bolo, facendogli assumere una forma pressappoco cilindrica. Per ottenere la forma desiderata è spesso necessario procedere in più tempi, riscaldando fino al punto di plasticità solo la parte dell'oggetto che deve essere ulteriormente allargata. Dopo la soffiatura si può procedere all'aggiunta di altri elementi (manici, piedi, beccucci ecc.), utilizzando piccoli boli che, appoggiati allo stato pastoso sulla superficie solidificata, vi si saldano e possono essere sagomati prima che solidifichino anch'essi. Pressatura I produttori europei riscoprirono la pressatura nel finire del Settecento e la sfruttarono per fabbricare i tappi dei decantatori e le basi del vasellame a stelo. All'inizio dell'Ottocento negli Stati Uniti ebbe grande sviluppo la pressatura meccanica, processo in cui il bolo veniva introdotto nello stampo e schiacciato da un controstampo che gli conferiva la fisionomia definitiva. Stampo e controstampo recavano talvolta decori da imprimere sul pezzo. Stiramento In passato il vetro tirato in lastra e in particolare il vetr