Esempi di trasformazioni chimiche o reazioni
Verificare sperimentalmente che in una determinata reazione viene liberato del gas (ossigeno che è un comburente principe). (2 pg - formato word) (0 pagine formato doc)
GRUPPO: Cela, Fabbro, Ferro, Fusaro GRUPPO: Cela, Fabbro, Ferro, Fusaro.
3 Novembre 2000 Aula di chimica. ESEMPI DI TRASFORMAZIONI CHIMICHE O REAZIONI OBIETTIVI: Verificare sperimentalmente che in una determinata reazione viene liberato del gas (ossigeno che è un comburente principe). CONCETTI CHIAVE PRELIMINARI: Nozione di comburente e relativo ruolo nella combustione (es. quello dell'ossigeno di alimentare la fiamma); Nozione di reazione e dei suoi vari tipi: scambio, sintesi, decomposizione (spiegare quali sono); MATERIALI: Mortaio con pestello. Provette. Cucchiaio - spatola. Pinze di legno. Becco bunsen. Fiammiferi. Bastoncino lungo di legno. Occhiali protettivi. Clorato di potassio (KClO3). Acqua ossigenata (H2O2). Biossido di manganese (MnO2). DESCRIZIONE DELL'ESPERIENZA: N.B.: ogni specifica parte dell'esperienza del clorato di potassio è stata effettuata sotto cappa e indossando occhiali protettivi, per la salvaguardia personale che potrebbe essere compromessa da eventuali esalazioni di gas nocivi. Mettere in una provetta una quantità indeterminata di clorato di potassio e fissarla alla pinza di legno; scaldarla sulla fiamma del becco bunsen e muoverla per uniformare il calore. OSSERVAZIONI: il clorato di potassio (KClO3) si presenta in forma granulare bianca e con l'azione del calore fonde, trasformandosi gradualmente in un liquido trasparente. Prima che si sciolga del tutto, accendere il bastoncino di legno con un fiammifero e poi spegnerlo; avvicinare questo tizzone ardente all'imboccatura della provetta. OSSERVAZIONI: quando il tizzone lambisce le pareti della provetta provoca delle scintille, senza che scaturisca la fiamma; questo accade per 3 - 4 tentativi, possiamo quindi ritenere l'esperienza fallita. POSSIBILI RAGIONI DEL FALLIMENTO: Il motivo per cui l'esperienza potrebbe essere fallita è dipeso principalmente da due fattori: Il clorato di potassio era datato. Ciò ha determinato la perdita del potere ossidante e la conseguente impossibilità di liberare ossigeno. Il clorato di potassio è stato conservato in un ambiente umido e ciò ha provocato la perdita del potere ossidante. Visto l'insuccesso della prima esperienza, proviamo a ripeterla con altre sostanze e senza l'uso della sorgente di calore (becco bunsen). Le sostanze da noi scelte sono l'acqua ossigenata (liquido trasparente inodore e incolore; H2O2) e il biossido di manganese (polvere nera; MnO2), poiché si comportano in modo analogo al clorato di potassio (liberano in pratica ossigeno). Con un cucchiaino abbiamo inserito nella stessa provetta una quantità indeterminata di entrambe le sostanze; scuotere energicamente la provetta, tappando con il pollice l'apertura, per permettere alle due sostanze di reagire: sarà prodotta un'abbondante schiuma grigia.. Dopo aver aspettato qualche secondo, togliere il pollice e avvicinare velocemente il tizzone ardente: in questo modo assisteremo alla formazione della fiammata prevista. CONCLUSIONI: I possibili tipi di reazione sono i seg