Impianti dell'industria farmaceutica
L'appunto è una relazione approfondita sugli impianti dell'industria farmaceutica. (144pg. file.doc) (0 pagine formato doc)
Disc 4 br 004 33:00 IMPIANTI DELL'INDUSTRIA FARMACEUTICA L'industria fondamentalmente ha uno scopo che è quello di fare soldi e per fare questo c'è bisogno di fare il meglio al minor costo possibile.
Per poter rimanere sul mercato alla scadenza del brevetto è necessario che l'industria produca una specialità di qualità alta al prezzo più basso possibile; la ricerca non si ferma nel momento in cui la specialità è entrata sul mercato ma si cercano vie sintetiche che possano dare lo stesso risultato ad un costo notevolmente ridotto. (Esempio della purezza dei reagenti Carlo Erba con gradi di purezza diversi reagenti FU, reagenti puri, reagenti puri per analisi, reagenti puri per analisi speciali tipo HPLC; più sofisticata è la tecnologia da usare, più puro deve essere il prodotto e le impurezze devono essere garantite cioè devono essere elencate. Considerate che ottenere un prodotto 95% è praticamente ottenuto per via sintetica, al di sotto del 95% l'industria non considera remunerativo il processo; passare dal 95 al 99% incrementa il costo del prodotto di circa il doppio; passare dal 99 al 99,5% raddoppia di nuovo il prezzo e così via man mano che ci avviciniamo alla purezza assoluta che in realtà non può esistere). Nel campo farmaceutico è importante che ci sia la purezza ma poi ci si accontenta (altrimenti una scatola d'Aspirina costerebbe qualche milione) quello che si deve vedere sul prodotto farmaceutico finito è che le impurezze non abbiano né effetto farmacologico né effetto tossico. Se le impurezze contenute non danno problemi è accettabile. Per le analisi il discorso è diverso, devo superare il 99.5% altrimenti ho problemi. Le industrie scelgono di diversificare il proprio prodotto farmaceutico; dopo lo scandalo di Poggiolini e De Lorenzo sono sparite dal mercato molte industrie che avevano puntato la loro esistenza su un unico prodotto. Attualmente le aziende cercano di diversificare la produzione anche con accordi con altre ditte, questo permette di avere un campo più vasto di prodotti; Negli ultimi anni si è anche assistito all'espansione di alcune ditte che ne hanno fagocitate altre; le multinazionali stanno acquisendo quasi tutte le ditte italiane. Cominciamo a vedere come è organizzata un'azienda farmaceutica. Innanzitutto c'è chi comanda e ne ha la proprietà e in maniera diretta o indiretta attraverso le persone di fiducia, ma chi comanda normalmente non è un despota; l'industria normalmente funziona su un'indagine di mercato in previsione della vendita di un certo prodotto. L'industria non produce sempre le stesse cose, ma fa una pianificazione e dice “siamo a settembre e stiamo andando verso l'inverno e ho probabilità di prendere un raffreddore allora se ho nel mio carnet dei farmaci sintomatici del raffreddore ebbene che io cominci a produrli per non trovarmi scoperto al momento in cui mi verrà chiesto”, c'è tutto un sistema di programmazione che fa capo alla direzione marketing che imposta la produzione in funzione