Lattosio nel latte
Esperimento per determinare la concentrazione di lattosio (espresso in % m/v) nel campione di latte preso in considerazione nella nostra esperienza, tramite l’utilizzo di un polarimetro (4 pagine formato doc)
DETERMINAZIONE QUANTITATIVA DEL LATTOSIO NEL LATTE
Obiettivo: lo scopo è quello di determinare la concentrazione di lattosio (espresso in % m/v) nel campione di latte preso in considerazione nella nostra esperienza, tramite l’utilizzo di un polarimetro.
Cenni teorici: come già accennato, per questa esperienza è fondamentale l’utilizzo del polarimetro. Di seguito enunciamo quindi le principali caratteristiche di questo esperimento.
«Un raggio di luce ordinaria è formato da onde che vibrano in tutti i piani perpendicolari alla direzione di propagazione. Se il raggio attraversa un materiale adatto allo scopo, il raggio emergente è formato da onde che vibrano in un unico piano. La luce avente questa caratteristica, illustrata nella figura seguente, si definisce polarizzata linearmente:
Un raggio di luce AB, che vibra inizialmente in tutte le direzioni, attraversa una sostanza polarizzante. Questa, «filtrando» la luce, ne lascia uscire soltanto la componente verticale.
La struttura del polarimetro può essere schematizzata in questo modo:
Con la luce accesa e il tubo portacampione vuoto, il prisma analizzatore viene ruotato in modo che il raggio di luce che è stato polarizzato dal prisma polarizzatore venga completamente bloccato e il campo visivo risulti oscurato. Gli assi del prisma polarizzatore e del prisma analizzatore sono perpendicolari fra loro.
Obiettivo: lo scopo è quello di determinare la concentrazione di lattosio (espresso in % m/v) nel campione di latte preso in considerazione nella nostra esperienza, tramite l’utilizzo di un polarimetro.
Cenni teorici: come già accennato, per questa esperienza è fondamentale l’utilizzo del polarimetro. Di seguito enunciamo quindi le principali caratteristiche di questo esperimento.
«Un raggio di luce ordinaria è formato da onde che vibrano in tutti i piani perpendicolari alla direzione di propagazione. Se il raggio attraversa un materiale adatto allo scopo, il raggio emergente è formato da onde che vibrano in un unico piano. La luce avente questa caratteristica, illustrata nella figura seguente, si definisce polarizzata linearmente:
Un raggio di luce AB, che vibra inizialmente in tutte le direzioni, attraversa una sostanza polarizzante. Questa, «filtrando» la luce, ne lascia uscire soltanto la componente verticale.
La struttura del polarimetro può essere schematizzata in questo modo:
Con la luce accesa e il tubo portacampione vuoto, il prisma analizzatore viene ruotato in modo che il raggio di luce che è stato polarizzato dal prisma polarizzatore venga completamente bloccato e il campo visivo risulti oscurato. Gli assi del prisma polarizzatore e del prisma analizzatore sono perpendicolari fra loro.