rotaia a cuscino d'aria

breve riassunto di un esperimento effettuato in laboratorio mediante l'uso della rotaia a cuscino d'aria (2 pagine formato doc)

Appunto di schenati
Esperienza sulla caduta dei gravi Tiziano Schenardi IIC Esperienza con la rotaia a cuscino d'aria Scopo di questo esperimento è misurare il tempo che un carrello che scorre su una rotaia a cuscino d'aria impiega per percorrere tratti di spazio definiti.
Ci interessa osservarlo sia in condizioni di moto rettilineo uniforme sia di moto uniformemente accelerato. Materiali 1 rotaia a cuscino d'aria con scala numerata per le misure (precisa al cm) 1 carrello 1 elastico 1 computer 3 fotocellule Descrizione Utilizziamo per l'esperimento una rotaia a cuscino d'aria. Su un lato della rotaia è stampata la scala numerata in centimetri per le misure.
Sulla rotaia, sorretto da un sottile velo d'aria che minimizza le forze d'attrito, scorre un carrello. Al carrello si può imprimere il movimento tramite un elastico montato ad una estremità della rotaia, se si vuole osservare una buona approssimazione del comportamento di un moto rettilineo uniforme. Sulla rotaia sono montate anche 2 fotocellule, posizionabili a piacere lungo la scala numerata. Ogni fotocellula è collegata a un cronometro digitale preciso al centesimo di secondo. Quando il carrello parte, il cronometro inizia il conteggio. Quando il fascio di una fotocellula viene interrotto uno dei 2 led del cronometro segna il risultato della misurazione sul monitor del computer. Dopo aver controllato che tutta la strumentazione funzioni come descritto sopra, procediamo con l'esperienza. Portiamo il carrello sulla posizione di partenza. Accendiamo il cronometro digitale, accendiamo le fotocellula poste sulla rotaia. Posizioniamo (aiutandoci con la scala numerata) le fotocellule regolabili a 20 cm di distanza l'una dall'altra. Ci assicuriamo che il cronometro segni 0,00 s e con il congegno elastico facciamo partire il carrello. Sotto la spinta dell'elastico, il carrello comincia a muoversi finché non interrompe il fascio della prima e seconda fotocellula. Leggiamo i risultati sul cronometro: dal momento del distacco del carrello al momento in cui ha interrotto il fascio della prima fotocellula sono trascorsi …….s per la prima esperienza,…….s la seconda volta e ………s la terza Ripetiamo successivamente la prova con distanze maggiori ma sempre col moto rettilineo uniforme. Riporto qui sotto i risultati successivi: prima prova s = 20 cm ; primo tentativo t=0.55 s secondo tentativo t=0.55 s terzo tentativo t=0.59 s seconda prova s = 30 cm ; primo tentativo t=0.81 s secondo tentativo t=0.83 s terzo tentativo t=0.86 s terza prova quarta prova s = 40 cm ; s=50 cm; primo tentativo t=1.07 s primo tentativo t=1.36 s secondo tentativo t=1.05 s secondo tentativo t=1.38 s terzo tentativo t=1.13 s terzo tentativo t=1.34 s Eccettuate piccole variazioni accidentali, è successo quello che ci aspettavamo. Il moto del carrello è una buona approssimazione di un moto rettilineo uniforme. Vogliamo ora vedere cosa succede simulando un moto uniformemente accelerato. Per dar luogo a un mo