Le opere stilnovistiche di Dante

La produzione e l'estremo sperimentalismo tematico e stilistico stilnovistico di Dante Alighieri (2 pagine formato doc)

Appunto di jenius

LE OPERE STILNOVISTICHE DI DANTE

La produzione stilnovista in Dante.

La produzione lirica di Dante è caratterizzata da estremo sperimentalismo tematico e stilistico. La sua prima produzione trovò i suoi modelli nella lirica provenzale, in quella siciliana e in quella siculo-toscana (in particolare fino al 1283 quando iniziò la sua produzione stilnovista trovando nel precursore Guinizzelli e nell’amico Guido Cavalcanti i suoi riferimenti). Si ispirò per primo a Guinizzelli, dal quale recuperò la tematica (o fenomenologia) amorosa ottimistica
- donna vista come creatura miracolosa, piena di ogni virtù e strumento di raffinamento interiore.
Successivamente seguì il modello di Cavalcanti
- amore inteso come fonte distruttrice, doloroso e che quindi provocava tormento, sofferenza, annichilimento.

Rime petrose di Dante Alighieri: riassunto breve

OPERE DI DANTE: RIASSUNTO

Tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 cominciò a reinterpretare lo stile stilnovistico con dei componimenti, “NOVE RIME”, arrivando a creare lo “STILE DELLA LODA”.

Erano componimenti in cui abbandonò l’autoanalisi, l’analisi dell’interiorità, smise di descrivere gli effetti dell’amore sul proprio animo per lodare la perfezione estetica e morale della donna.
L’amore espresso da Dante era di tipo disinteressato, si appagava di se stesso, non cercava nella donna amata alcun tipo di ricompense (MERZEDE_ per esempio il saluto).

OPERE DI DANTE ALIGHIERI

Inoltre la donna era vista in modo più netto come creatura divina, celeste, “venuta di cielo in terra a miracol portare” (come apparizione miracolosa, manifestazione di Dio) e quest’amore sostanzialmente ricorda l’amore mistico (fatto di contemplazione che porta ad un innalzamento spirituale attraverso cui l’uomo si avvicina a Dio).
I più significativi componimenti di Dante, vennero scelti da lui e raccolti nell’opera “VITA NOVA” (= vita rinnovata spiritualmente dall’amore eccezionale per la gentilissima Beatrice_1293-1295). Sono una trentina di canzoni e sonetti composti nel decennio precedente e furono inseriti in un contesto in prosa, in volgare. In questa prosa raccontò la sua esperienza esistenziale amorosa caratterizzata dall’incontro con Beatrice (avvenuto probabilmente all’età di nove anni) e viene fatto seguire ad ogni componimento un commento (indicazioni trasfigurate riguardo alla sua esistenza simili a vidos e razos provenzali). Questo genere di opera è definita PROSIMETRO: che vede la compresenza di parti in prosa e parti in poesia ed è il primo in volgare.
Dante rifletté sulla sua esistenza e tentò di individuare i significati profondi della sua esistenza letteraria ed esistenziale.