Concorso apparente di norme
Appunti sull'art. 15 c.p. (11 pagine formato doc)
Completiamo la parte relativa alla teoria della norma penale con un argomento molto importante, cioè la trattazione del concorso apparente di norme e in questo caso dovremo esaminare un problema che è tutt’altro che teorico e chiama in causa alcune disposizioni fondamentali della parte generale.
Di cosa stiamo parlando? Accade frequentemente che ad uno stesso fatto concreto siano riconducibili più norme incriminatrici; ora, quando questo concorso si risolve nel senso della effettiva sussistenza di tutte le fattispecie di reato, noi avremo un concorso formale di reati; viceversa, quando una sola è in realtà la fattispecie applicabile, noi abbiamo appunto la tematica del concorso apparente di norme.
Il concorso reale di norme, ovvero il concorso di reati, è disciplinato dall’istituto del concorso formale di reati; in questi casi, la disciplina applicabile è quella del c.d.
cumulo giuridico delle pene, si applica la pena prevista per il reato più grave, aumentata fino al triplo.
Il concorso apparente di norme è invece regolato dall’art. 15 c.p., anche se l’art. 15 non esaurisce tutti i profili di disciplina dell’argomento, che poi individuati da una serie di criteri elaborati dalla dottrina. Bisogna premettere che la questione del concorso apparente di norme è frequentissima, è quasi impossibile che lo stesso fatto concreto sia riconducibile, di primo acchito, ad una sola fattispecie incriminatrice. Ora, a volte è però la stessa legge penale a risolvere d’autorità, prima ancora dell’interprete, il concorso tra più norme incriminatrici. Esistono infatti, nell’ambito della formulazione della norma penale, le cc.dd. clausole di riserva: sono indicazioni (che poi hanno un diverso grado di precisione, come vedremo tra poco), che stabiliscono la priorità dell’applicazione di una norma rispetto ad altre.
Ora, appunto, in relazione al loro livello di tassatività, le clausole di riserva si distinguono in clausole determinate, relativamente determinate e indeterminate. Per evitare che il discorso rimanga nebuloso, facciamo un esempio di ciascuna delle 3 tipologie di clausole di riserva, per vedere come il legislatore, attraverso l’uso di queste clausole, disciplini di fatto ipotesi potenzialmente problematiche di concorso apparente di norme.