la rappresentanza

Che cos'è la rappresentanza. Caratteristiche della rappresentanza diretta e indiretta. (3 pagine formato doc)

Appunto di gfik87
La rappresentanza La rappresentanza Se l'attività giuridica dovesse essere compiuta esclusivamente e personalmente dal soggetto interessato, grave sarebbe l'intralcio che verrebbe arrecato alle relazioni giuridiche.
La rappresentanza è appunto l'istituto per cui ad un soggetto ( rappresentante) è attribuito un apposito potere di sostituirsi ad un altro soggetto ( rappresentato) nel compimento di attività giuridica per conto di quest'ultimo e con effetti diretti nella sua sfera giuridica. Rappresentanza diretta e indiretta Perché si abbia la figura della rappresentanza vera e propria, o rappresentanza diretta, non basta una persona che agisca per conto di un'altra persona: essa deve agire in nome di quest'altra persona, dichiarare in sostanza che non compie l'atto per sé, ma in nome dell'interessato. Deve quindi spendere il nome di esso.
Se una persona agisce nell'interesse altrui, ma non dichiara di agire nel nome altrui, si ha la cosiddetta rappresentanza indiretta. La differenza principale sta nella produzione degli effetti giuridici. Infatti nel caso della rappresentanza diretta, gli effetti si producono direttamente e immediatamente nella sfera del rappresentato; nella rappresentanza indiretta, invece, chi fa la dichiarazione acquista i diritti e diventa correlativamente soggetto degli obblighi nascenti dal negozio, ed occorrerà un altro negozio per trasmettere gli effetti dell'atto nel patrimonio del rappresentato. Il compimento di questo ulteriore negozio è un obbligo per il rappresentante indiretto. Negozi per i quali è esclusa la rappresentanza Per natura, non in tutti i negozi è ammessa la rappresentanza: è esclusa in quelli di diritto familiare; nel testamento e nel matrimonio. Fonte della rappresentanza È chiaro che una persona, per agire in maniera efficace e valida in nome altrui, deve averne il potere. Questo potere può essere conferito dalla legge, o da un singolo privato. La rappresentanza legale ricorre in determinati casi, ad esempio quando il soggetto è un minore, oppure quando è interdetto. Tutt'altra cosa è la rappresentanza volontaria. Intanto, per conferire ad una persona la rappresentanza bisgogna compiere un negozio, detto procura. Perciò il rappresentante volontario si chiama procuratore. La procura va distinta dal mandato. Con la prima infatti si deve rendere noto a terzi che egli è da me autorizzato ad agire in mio nome. Il mandato invece è un contratto che regola i rapporti interni tra il mandante e il mandatario e disciplina i loro obblighi reciproci. Inoltre il mandato stesso può essere accompagnato da una procura e può quindi essere con o senza rappresentanza, diretta o indiretta, mentre, a sua volta, la procura può essere rilasciata in esecuzione di un negozio diverso dal mandato. La procura può essere tacita o espressa.. Per quanto ne riguarda i requisiti della procura, siccome per effetto della rappresentanza le conseguenze della'atto compiuto dal procuratore si ripercuotono direttamente sul patrimonio del rapp