Fonti del diritto privato: riassunto
La Costituzione, fonti internazionali, codice civile, legislazione speciale e consuetudini. Riassunto sulle fonti del diritto privato (2 pagine formato docx)
FONTI DEL DIRITTO, DEFINIZIONE
Fonti del diritto privato - In generale, le fonti del diritto sono fattori (persone, atti) in grado di creare norme giuridiche.
Esiste una pluralità di fonti che devono essere coordinate tra loro: fonti costituzionali, trattati internazionali, fonti primarie e fonti secondarie.
Oltre alle fonti scritte sono previste anche quelle non scritte, le cd consuetudini che si basano su un elemento oggettivo (ripetizione costante e uniforme di un atto) e su un elemento soggettivo (convinzione che quel comportamento sia obbligatorio).
Le fonti fatto sono subordinate alla fonti atto: non possono essere contrarie alla legge, non possono integrare la legge.
Quali sono le fonti del diritto, riassunto
LE FONTI DEL DIRITTO: RIASSUNTO
Fonti del diritto privato.
L’insieme delle norme che regola il diritto privato è creato da diverse fonti:
1. Costituzione.
2. Fonti internazionali.
3. Codice civile.
4. Legislazione speciale.
5. Consuetudini.
Costituzione
Nel testo costituzionale sono presenti diverse norme rilevanti per il diritto privato, come quelle riguardanti la libertà di associazione, diritto allo sciopero oppure sull’iniziativa economica privata (art. 41) sostenuta dall’art.42 il quale prevede la proprietà pubblica o privata (riconosciuta appunto per garantire la libertà di iniziativa privata – due piani del diritto privato).
- Stabilisce i principi e costituisce un limite alla norme del diritto privato;
- Contiene dei diritti direttamente applicabili, che hanno quindi un’immediata ricaduta nel diritto privato. Esempio: qualora una lavoratrice donna riceva uno stipendio minore solo a causa del sesso, il giudice può intervenire in forza dell’articolo 37 della Costituzione.
Le fonti del diritto: riassunto
GERARCHIA DELLE FONTI DEL DIRITTO
Operano come base del controllo di legittimità delle norme ordinarie.
Nella Costituzione si trovano anche quei diritti non patrimoniali che necessitano di tutela.
Fonti internazionali
Spesso sono fonti comunitarie, che entrano a far parte in diversi modi dell’ordinamento giuridico nazionale (self e non-self executing).
Interessano il diritto privato poiché possono riguardare diritti dei singoli cittadini: con l’adozione della CEDU nel 1950, il cui ruolo è stato rafforzato nel 2007, l’UE di preoccupa di riconoscere tali diritti fondamentali e fa si che le sue competenze siano valide e funzionanti:
Esempio se è prevista la tutela del diritto alla salute ma non in tutti gli stati membri ci sono ospedali adatti, tale diritto non è realmente garantito; l’UE dovrà impegnarsi a superare tale ostacolo.
Esempio UE tutela la libera concorrenza, ma regola anche le normative riguardanti i ritardi dei pagamenti in modo da mettere sullo stesso livello le diverse imprese.
Le fonti del diritto: riassunto e spiegazione
QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO
Vengono usati strumenti privatistici per raggiungere obiettivi economici comunitari. Codice civile. Storia. Il codice civile, posto sullo stesso piano delle fonti primarie, ha subito innumerevoli cambiamenti nel tempo. I primi codici moderni nascono tra il 1700-1800, età delle codificazioni.
In Italia appare nel 1865 il codice civile del regno d’Italia, contenente i valori che avevano dato vita alla rivoluzione francese (proprietà privata, libertà di iniziativa economica). Negli anni ’20 iniziò una revisione che terminò con l’emanazione del codice civile del 1942, attualmente in vigore.