Diritto per geometri- la legislazione urbanistica e l'attività edilizia

(piani urbanistici comunali e attuativi: P.R.G., ecc.) e sull'attività edilizia (permesso di costruire, D.I.A e certificato di agibilità) (5 pagine formato doc)

Appunto di althor
I PIANI URBANISTICI LA LEGISLAZIONE URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Le norme in materia urbanistica hanno lo scopo di garantire una gestione corretta e razionale del territorio: disciplinano la facoltà de edificare, l'assetto e l'incremento edilizio dei centri abitati e l'uso razionale del territorio.
Il diritto urbanistico è una branca del diritto amministrativo e comprende la disciplina della pianificazione territoriale (del comune, della provincia o della regione) con piani urbanistici. ATTIVITÀ EDILIZIA Con questa disciplina si intende la trasformazione del territorio con l'attuazione dei piani urbanistici, concessioni edilizie, caratteristiche degli edifici, condizioni igieniche, estetiche e sanitarie delle costruzioni. Il diritto urbanistico regolando il rapporto tra uomo e territorio, incide così sui diritti dei singoli.
Ad esempio, un piano regolatore ripartendo l'uso delle varie zone, può impedirmi di costruire una casa sul mio terreno, se questo non rientra nella zona di edilizia abitativa privata. Quando i proprietari hanno dei vincoli di inedificabilità hanno il diritto di avere un indennizzo (ciò è stabilito dalla Corte Costituzionale). Le prime norme in materia urbanistica risalgono alla legge: n° 2248 del 20 marzo 1865 ? commissioni edilizie n° 2359 del 25 giugno 1865 ? esproprio per pubblica utilità n° 1150 del 17 agosto 1942 ? legge urbanistica A questa'ultima si sono aggiunte altre disposizioni riguardanti aspetti specifici che hanno disciplinato nel tempo e il fenomeno dell'urbanesimo (spostamento da campagne a città), lo sviluppo economico di un Paese e l'abusivismo edilizio. LE COMPETENZE In urbanistica lo Stato ha essenzialmente dei compiti di indirizzo, da direttive, mentre l'attività di gestione del territorio è attuata dalle regioni, dalle province e dai comuni. La disciplina urbanistica italiana si fonda su strumenti a base territoriale articolati secondo 3 distinti livelli di pianificazione: PIANI TERRITORIALI REGIONALI PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO PROVINCIALE PIANI REGOLATORI GENERALI I PIANI URBANISTICI Attraverso la pianificazione territoriale viene individuata la destinazione urbanistica delle zone e vengono dettate le norme tecniche di attuazione. Nel P.T.C. (piano territoriale di coordinamento) devono essere indicate le direttive da seguire nello sviluppo dei piano regolatori generali (P.R.G.) e dei programmi di fabbricazione () approvati dai Comuni. Il P.T.C.P. (provinciale) deve attuare la legislazione e i programmi regionali e contiene inoltre le direttive e i principi generali per i comuni. In particolare deve indicare: Le diverse destinazioni del territorio; La localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principale linee di comunicazione; Le direttive di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica e idraulico-forestale; Le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali Il P.T.C. dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale è trasmesso