Classificazione dei costi
Distinzione dei costi per la contabilità analitica (6 pagine formato doc)
La
contabilità analitica classifica i costi in base a diversi
criteri:
1) In base al momento di calcolo si distinguono:
a)i costi preventivi , che vengono determinati prima dello svolgimento della gestione, allo scopo di fissare gli obiettivi che l'impresa si propone di raggiungere.
b)i costi consuntivi, che vengono determinati alla conclusione del periodo di tempo oggetto di osservazione , in occasione della stesura dei "rapporti di gestione", nei quali i responsabili attuano il confronto con i costi preventivi, allo scopo di individuare le cause dello scostamento fra i due e adottare le azioni correttive più appropriate ( controllo di gestione ).
2)In base al comportamento dei costi al variare della quantità prodotta si distinguono:
a)i costi variabili, che variano in modo direttamente proporzionale al variare della quantità prodotta (costi delle materie prime e delle lavorazioni di terzi ).
Il loro ammontare complessivo è variabile , mentre l'incidenza di tali costi su ogni unità di prodotto finito è fissa o costante e si identifica con il coefficiente angolare della retta passante per l'origine , che rappresenta graficamente la funzione dei costi variabili :
TOt COSTI VARIABILI = costo unitario variabile * Quantità di prodotti
quindi
la funzione dei costi variabili è Y = a X , in cui Y = totale costi variabili
X = quantità prodotte
a = costo unitario variabile costante
aumentando il costo unitario variabile, aumenta l'inclinazione della retta dei costi variabili totali , che al contrario, si abbassa ,se il costo unitario variabile diminuisce.
b)i costi fissi, che non variano al variare delle quantità prodotta , ma solo al variare della capacità produttiva.
Il loro ammontare complessivo è costante,mentre l'incidenza di tali costi su ogni unità di prodotto finito è decrescente all'aumentare della quantità prodotta.
Il grafico che rappresenta i costi fissi è una retta parallela all'asse delle ascisse, la cui distanza da tale asse dipende dalla consistenza della capacità produttiva dell'impresa : maggiore è la quantità massima di prodotti che l'impresa è in grado di realizzare e ,quindi, la sua capacità produttiva, maggiore sarà la distanza della retta dei costi fissi dall'asse delle ascisse, a causa dell'incremento degli ammortamenti calcolati sul più elevato volume dei beni strumentali ,che rappresentano la struttura tecnico-produttiva dell'impresa..
1) In base al momento di calcolo si distinguono:
a)i costi preventivi , che vengono determinati prima dello svolgimento della gestione, allo scopo di fissare gli obiettivi che l'impresa si propone di raggiungere.
b)i costi consuntivi, che vengono determinati alla conclusione del periodo di tempo oggetto di osservazione , in occasione della stesura dei "rapporti di gestione", nei quali i responsabili attuano il confronto con i costi preventivi, allo scopo di individuare le cause dello scostamento fra i due e adottare le azioni correttive più appropriate ( controllo di gestione ).
2)In base al comportamento dei costi al variare della quantità prodotta si distinguono:
a)i costi variabili, che variano in modo direttamente proporzionale al variare della quantità prodotta (costi delle materie prime e delle lavorazioni di terzi ).
Il loro ammontare complessivo è variabile , mentre l'incidenza di tali costi su ogni unità di prodotto finito è fissa o costante e si identifica con il coefficiente angolare della retta passante per l'origine , che rappresenta graficamente la funzione dei costi variabili :
TOt COSTI VARIABILI = costo unitario variabile * Quantità di prodotti
quindi
la funzione dei costi variabili è Y = a X , in cui Y = totale costi variabili
X = quantità prodotte
a = costo unitario variabile costante
aumentando il costo unitario variabile, aumenta l'inclinazione della retta dei costi variabili totali , che al contrario, si abbassa ,se il costo unitario variabile diminuisce.
b)i costi fissi, che non variano al variare delle quantità prodotta , ma solo al variare della capacità produttiva.
Il loro ammontare complessivo è costante,mentre l'incidenza di tali costi su ogni unità di prodotto finito è decrescente all'aumentare della quantità prodotta.
Il grafico che rappresenta i costi fissi è una retta parallela all'asse delle ascisse, la cui distanza da tale asse dipende dalla consistenza della capacità produttiva dell'impresa : maggiore è la quantità massima di prodotti che l'impresa è in grado di realizzare e ,quindi, la sua capacità produttiva, maggiore sarà la distanza della retta dei costi fissi dall'asse delle ascisse, a causa dell'incremento degli ammortamenti calcolati sul più elevato volume dei beni strumentali ,che rappresentano la struttura tecnico-produttiva dell'impresa..