Elementi di Gestione Strategica
Definizioni di Gestione Strategica e Operativa; Imprenditorialità; Managerialità; Strategie di specializzazione e diversificazione; Comportamenti Imprenditoriali; Sviluppo monosettoriale, polisettoriale e internazionale; Processi di risanamento aziendale (4 pagine formato doc)
Gestione strategica: Insieme degli atti di decisione attinenti allo sviluppo aziendale.
Le decisioni strategiche si valutano in termini di efficacia (bontà delle decisioni assunte). Gestione operativa: Insieme degli atti di decisione controllo ed esecuzione relativi all’attuazione dei processi operativi. Le decisioni operative si valutano in termini di efficienza (produttività)
Nonostante la grande importanza della gestione strategica, spesso l’affollarsi di problemi operativi limita il tempo e gli sforzi rivolti al profilo strategico della gestione e quindi all’innovazione.
Imprenditorialità: Attitudine ad assumere decisioni rischiose finalizzate all’innovazione dei comportamenti aziendali Managerialità: Capacità di sviluppare queste decisioni ed attuarle in modo razionale
Da queste definizioni emerge che l’imprenditore è colui che programma le operazioni volte ad accrescere il valore dell’impresa, mentre il manager (o dirigente) è colui il quale si preoccupa di tradurre in pratica le finalità imprenditoriali razionalizzando l’uso delle risorse ed evitando inefficienze.
Nei confronti dell’ambiente esterno l’impresa si può porre con diversi atteggiamenti:
Di attesa: consiste nell’aspettare il verificarsi di cambiamenti nel macro e micro ambiente per promuovere, solo dopo che questi si siano affermati, gli opportuni cambiamenti di gestione.
Anticipatorio: l’impresa cerca sempre di prevedere i cambiamenti ambientali che avverranno e modificare la gestione in via preventiva
Attivo: l’impresa cerca di influenzare, per quanto possibile, l’ambiente esterno in senso più favorevole al suo sviluppo.
Dei tre atteggiamenti sicuramente quello più “indicato” è quello attivo, naturalmente però si capisce bene come l’atteggiamento assunto dall’impresa non dipenda solo dalla qualità dell’imprenditore, ma anche dalle caratteristiche stesse dell’impresa (dimensioni, posizione di mercato). Fatta questa considerazione non possiamo comunque non considerare come “peggiore” il primo atteggiamento, quello passivo, che denota la totale mancanza di un quadro di sviluppo strategico e di fatto mette l’impresa in una costante situazione di rischio legata alla possibilità di trovarsi in qualunque momento fuori mercato.
Le strategie delle aziende si possono dividere in tre categorie:
1)Strategia complessiva
2)Strategie competitive
3)Strategie funzionali
L’impresa decide in quali settori operare e distribuire le risorse disponibili in modo coerente. Vi sono 2 scelte principali che si possono fare,nell’ambito delle strategie complessive, lasciando comunque ampio spazio a soluzioni miste:
Strategia di specializzazione: l’impresa si specializza e opera su un settore (mono-business)
Strategia di diversificazione: l’impresa decide in quali settori operare e deci