ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

RIASSUNTI DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE(UNIVERSITA'). (0 pagine formato doc)

Appunto di paolobuemi
Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese.
LIBRO 1: L'IMPRESA COMPETITIVA: UN APPROCCIO SISTEMICO. CAPITOLO 1: LE RADICI DELLA COMPETITIVITA' DELL'IMPRESA: AREE STRATEGICHE D'AFFARI E COMPETENZE DISTINTIVE. 1.1:COMPETITIVITA': La variabilità dei livelli di profitto all'interno di un settore è molto più ampia di quella riscontrabile tra settori diversi. La redditività di un'impresa non dipende tanto dal campo di attività in cui opera, ma dalla posizione competitiva che occupa in quel campo. Alla base del principio competitivo, o meglio del vantaggio competitivo(studiato tra gli altri da Michael Porter) vi sono: la performance reddituale di un'impresa la quale dipende a lungo andare dalla sua posizione competitiva; un'impresa è in grado di operare a livelli di redditività durevolmente superiori alla media se dispone di non effimeri vantaggi competitivi; in ogni settore di attività economica possono convivere più imprese dotate di redditività strutturalmente elevata. Il punto focale di ogni strategia competitiva consiste nella identificazione, ricerca e difesa di una posizione di vantaggio competitivo.
Vi sono molti modelli: ogni modello perviene a conclusioni corrette, ma parziali. 1.2.:L'IMPRESA COME PORTAFOGLIO DI AREE STRATEGICHE D'AFFARI: Primo ingrediente di una strategia d'affari è uguale alla perimetrazione del territorio competitivo in cui l'impresa intende operare. Perimetrazione è necessario definire la struttura strategica , cioè l'articolazione dell'impresa. L'impresa può essere strategicamente: unitaria; diversificatacompete in territori o campi diversisi dice che l'impresa gestisce un portafoglio strategico articolato, composto da diverse unità per le quali la teoria ha proposto i nomi di Strategic Business Units(SBU) o di Aree Strategiche d'affari(ASA); Derek Abell formula il termine SBU: si hanno due aspetti fondamentali: superamento della terminologia tradizionale per indicare le varie unità e cioè superamento dei termini prodotti/mercati o settore e introduzione del termine Business; introduzione del principio della definizione del Business come prima scelta strategica di un'impresa. In dettaglio vediamo: - secondo Abell un Business può essere definito attraverso l'incrocio di tre dimensioni: la funzione d'uso: i business che l'impresa intende soddisfare; i gruppi di clienti: i portatori di quei bisogni verso cui l'impresa intende rivolgersi; le tecnologie: cioè i processi di trasformazione e le modalità tecniche attraverso cui l'impresa intende soddisfare quei bisogni di quei gruppi di clienti. Abell rifiuta che la struttura strategica possa essere: per prodotti/mercati(Ansoff); per settore; Abell evidenzia come ingrediente chiave della definizione di business l'ampiezza verso ad ognuna delle tre suddette dimensioni. 1.2.1.: DEFINIZIONE DI BUSINESS E FUNZIONE D'USO: Con il crescere della dinamica e del grado di soddisfazione dei bisognile imprese sono passate da un orientamento al prodotto ad un orienta