Keynes: teoria economica

sintesi della concezione keynesiana dell'occupazione e del reddito (4 pagine formato doc)

KEYNES: TEORIA ECONOMICA

La concezione keynesiana dell'occupazione e del reddito.

Agli inizi del Novecento c'è la "Grande Crisi" (Grande Depressione) che dura 10 anni. E' una crisi a base finanziaria che provoca grande disoccupazione, chiusure e fallimenti di imprese, difficoltà di trovare generi di prima necessità: c'è quindi fame e misera. Keynes è un uomo d'affari inglese ed economista di estrazione neoclassica, studiò a Cambridge.

Contenuti della rivoluzione, Keynes:
-    adotta un metodo macroeconomico trattando le variabili economiche a livello aggregato: analizza il consumo, il risparmio e l'investimento;
-    distingue le variabili reali (beni prodotti e distribuiti) dalle variabili monetarie (compensi monetari derivanti dalla produzione) e mette in luce la relazione tra le due variabili;
-    da un peso considerevole alla domanda aggregata, cioè quantità di beni e servizi che la collettività chiede al sistema;
-    dice che la piena occupazione delle risorse è solo l'eccezione, mentre la sottoccupazione delle risorse è la regola;
-    dice che lo Stato serve a coprire quella differenza che c'è tra reddito potenziale e reddito effettivo.

La rivoluzione keynesiana: riassunto


TEORIA DI KEYNES

PIENA OCCUPAZIONE E SOTTOCCUPAZIONE DELLE RISORSE
Neoclassici: tutta l'offerta trova sempre la sua domanda.
EQUILIBRIO DEL MERCATO DELLE MERCI:
Neoclassici: se l'offerta è superiore alla domanda, il prezzo diminuisce.
EQUILIBRIO DEL MERCATO DEI CAPITALI:
Neoclassici: se l'offerta del capitale (risparmio) è superiore alla domanda di investimento, il saggio di interesse diminuisce.

Quindi se il saggio di interesse è alto allora si risparmia e si investe.
Keynes: si risparmia in base al reddito, non in base al saggio di interesse
EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO:
Neoclassici: se l'offerta del lavoro è superiore alla domanda, il saggio salariale diminuisce. Si paga solo per la sussistenza del lavoratore. Quindi la disoccupazione è volontaria (perché vogliono troppo salario).
Keynes: il salario è rigido per la presenza dei sindacati, quindi il salario è concordato (tra azienda e sindacati).

Keynes riassunto: biografia, pensiero e opere


TEORIA ECONOMICA KEYNESIANA: TEORIA DEL CONSUMO

Neoclassici: se il saggio di interesse è alto, la gente risparmia molto e tende ad investire.
Keynes: il risparmio dipende dall'entità del reddito e non solo dal saggio di interesse; reddito basso quindi solo consumo (si investe solo se si può). Quando il reddito aumenta, il consumo aumenta percentualmente in modo meno che proporzionale.
RIGIDITA' DEL SALARIO
Neoclassici: il salario è libero di aumentare e diminuire. Si paga solo per la sussistenza del lavoratore.
Keynes: se si facesse come i neoclassici (ad es. dare 1M a 5 operai) allora il reddito degli operai sarebbe basso, ci sarebbero pochi investimenti e quindi sottoccupazione delle risorse.

Le scuole di pensiero economiche: appunti


TEORIA KEYNESIANA SINTESI: TEORIA DEL RISPARMIO E DELL'INVESTIMENTO

Neoclassici: se il saggio di interesse è alto, la gente risparmia molto e tende ad investire.
Keynes: il risparmio dipende dall'entità del reddito e non solo dal saggio di interesse: reddito basso quindi solo consumo. Quando il reddito aumenta, il risparmio aumenta percentualmente in modo meno che proporzionale. Il consumo non parte da 0 perché anche se non si ha reddito si hanno comunque dei consumi (bisogni primari). Da D a B tutto il reddito viene consumato, da B in poi vi è risparmio. Da A ad E vi è la differenza tra reddito potenziale e reddito effettivo (quello effettivo è più basso), quindi lo Stato deve riequilibrare tale differenza.