Modello di commercio e Paul Krugman
In questi appunti si discuterà soltanto un aspetto del lavoro di Krugman e cioè l’aspetto reale (14 pagine formato doc)
In questi appunti si discuterà soltanto un aspetto del lavoro di Krugman e cioè l’aspetto reale e si tralascerà di descrivere i rapporti di mercato che fanno funzionare il modello.
Si immagini quindi che le decisioni economiche non vengano prese da agenti che si incontrano su un mercato, ma da una pianificatrice centrale che conosce perfettamente tecnologie e preferenze dell’economia. Nell’articolo originale, Krugman dimostra anche che un mercato basato sulla competizione monopolistica riprodurrebbe in maniera decentrata la soluzione ottimale descritta in questi appunti. Paul Krugman è uno degli economisti che hanno contribuito alla diffusione di nuove idee nella teoria del commercio internazionale durante gli anni ’80 del secolo passato. La Nuova Teoria del Commercio Internazionale non è quindi più tanto nuova, ma merita ancora questo nome, in quanto le idee da essa introdotte nell’economia internazionale rappresentano effettivamente un forte stacco in relazione ai modelli di tipo Heckscher-Ohlin, di cui finora ci siamo occupati.
Si ricorderanno le caratteristiche di questi modelli:
1) economie di scala costanti
2) commercio spiegato dalla differenza nella dotazione di fattori tra paesi
3) il numero di beni è un dato (grano e cotone nei nostri esempi)
4) la tecnologia di produzione dei beni è diversa (si ricorderà nei nostri esempi che il grano era prodotto sempre con intensità fattoriale maggiore del cotone)