Moneta unica : l'Euro
L'appunto tratta dell'introduzione dell'Euro come moneta unica in Europa e dei cambiamenti che comporterà. (3pg. file.doc) (0 pagine formato doc)
Euro: moneta unica Europea Euro: moneta unica Europea Dal 1° gennaio 1999 con la determinazione delle parità fisse ed irrevocabili l'euro è diventata la moneta ufficiale dell'Unione Europea.
Con l'entrata in vigore della moneta unica, è stata abbattuta una delle più importanti barriere che impedivano la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali. La nuova moneta non è ancora materialmente in circolazione, ma già in questo periodo transitorio che finirà nel 2002 le negoziazioni dei mercati finanziari avvengono già in euro ed anche i cittadini possono già aprire conti correnti o effettuare pagamenti in euro. L'idea di una moneta unica per l'Europa risale al 1957, con la firma del Trattato di Roma. Nel 1992, i paesi aderenti alla UE con la firma del Trattato di Maastricht, si sono impegnati a rispettarne i parametri. Nel 1995 infine, a Madrid sono state stabilite le fasi di realizzazione del progetto ed è stato scelto il nome della nuova moneta che, oggi, è virtualmente utilizzabile in 11 Paesi: Italia, Germania, Francia, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Portogallo, Irlanda e Finlandia. Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Grecia lo adotteranno in un secondo momento. Il 31 dicembre 1998 il cambio è stato fissato a 1936,27 lire. La politica monetaria Gli Stati europei hanno delegato uno dei più importanti strumenti di politica economica ad un organismo sovranazionale, la Banca Centrale Europea, le cui decisioni saranno prese considerando gli interessi di 11 diversi Stati. La politica economica monetaria dovrà essere guidata da considerazioni puramente economiche, anche se a volte queste sono in contrasto fra loro. Occorrerà: Far crescere l'attività economica e contenere le sue fluttuazioni: significa sostenere la produzione per limitare la disoccupazione. Mantenere la stabilità monetaria, cioè difendere il potere d'acquisto della moneta e contenere la crescita dei prezzi. Stabilizzare l'equilibrio nei conti con l'estero, specialmente per quanto riguarda la stabilità del cambio. Il Trattato di Maastricht prevede che, a partire dalla terza fase, la politica monetaria sia affidata principalmente a due istituzioni: il SEBC (Sistema Europeo delle Banche centrali) e la BCE (Banca Centrale Europea). L'obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. La BCE costituisce il cuore del Sistema Europeo delle Banche Centrali. Si tratta di una vera e propria Banca Centrale. La sua funzione principale è il controllo della liquidità. I vantaggi per cittadini I benefici saranno immediati e concreti per tutti. Innanzi tutto i cambi fissi garantiranno una forte stabilità finanziaria, vincolo indispensabile per favorire la crescita delle imprese e del lavoro. In secondo luogo si avrà un incremento dell'offerta di merci, con concreti vantaggi per i cittadini che potranno attendersi migliori prodotti e servizi e, soprattutto prezzi più bassi grazie all'aumento della concorrenza. Il terzo vantaggio rigua