Storia della nascita della Repubblica italiana: riassunto
La storia della Repubblica italiana: dal potere assoluto alla Costituzione repubblicana (2 pagine formato doc)
REPUBBLICA ITALIANA
Dal potere assoluto alla Costituzione della repubblica italiana. La costituzione è la legge più importante di uno stato.
Essa, infatti, stabilisce l’organizzazione dei poteri, le regole su come si fanno le leggi e fissa i doveri e i diritti dei cittadini.La Costituzione è stata approvata da una Assemblea Costituente dopo la 2 guerra mondiale e la guerra di Liberazione ed è entrata in vigore il 1/1/48.
Per comprendere i contenuti ed i principi che la ispirano, è necessario vedere come si sono venuti a determinare. Ogni legge è strettamente collegata agli interessi e alle forze politiche che prevalgono in un certo periodo storico. Alcuni articoli presenti nella Costituzione sono il risultato di lunghe lotte. Lo stato costituzionale moderno si è diffuso in Europa durante l’800. Nei secoli precedenti, il re aveva invece un potere assoluto ed non era sottoposto a controlli. I sudditi (non si può nemmeno parlare di cittadini) non avevano alcun diritto ed erano sottoposti a soprusi. Le prime costituzioni servirono a limitare i poteri del re. In tempi più remoti erano state preceduti da documenti importanti. Nel 1215, in Inghilterra la Magna Charta (carta fondamentale delle libertà) primo documento che riconosceva i diritti di alcune categorie (nobiltà feudale, clero, borghesi).
Le tappe della nascita della Repubblica italiana: riassunto
REPUBBLICA ITALIANA NASCITA
Con essa si obbligava il re a consultare il Parlamento (costituito però solo da rappresentanti di queste classi).
Un’altra tappa importante fu la carta dei Diritti, inglese, 1689. In base ad essa, al re non era più consentito sensa consenso del parlamento di modificare le leggi o di costituirne altre, di esonerare qualcuno dall’obbligo di non osservare le leggi, di imporre tasse. Inoltre, non solo vennero limitati i poteri del re ma si cominciò ad affermare il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, senza le discriminazioni dei periodi precedenti a favore degli alti prelati e a svantaggio del popolo e dei borghesi.
Si trattava, per quel tempo di eccezioni limitate ad un solo paese, l’Inghilterra. Nel resto dell’Europa questi principi si affermarono solo molto più tardi. Il tema dell’uguaglianza di fronte alla legge e della libertà politica furono inseriti nel 1776 nella dichiarazione dei diritti americana e in quella dell’uomo e del cittadino approvata nel 1789 in Francia, dall’assemblea costituente.
La nascita della Repubblica italiana: riassunto
NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA: RIASSUNTO
Da quel momento si pensò che i poteri appartenessero al popolo (sovranità popolare) e che tutti i cittadini avevano il diritto di votare e di essere eletti. Tuttavia tale principio non ebbe facile applicazione. Ad esempio il suffraggio universale, venne concesso solo agli uomini nel 1912, l donne votarono solo nel 1946. Le costituzioni del periodo napoleonico rimasero in vigore per poco. Delle costituzioni o “statuti” come allora chiamati furono concesse a vari stati italiani a seguito dei moti del 1948. Il solo statuto che durò e divenne quello dello stato unito divenne lo Statuto Albertino concesso in Piemonte da Carlo Alberto. Rispetto alla situazione precedente, lo statuto divenne un atto di grande importanza: affermò i diritti dei cittadini, la loro uguaglianza di fronte alla legge e limitò i poteri del re. Il potere venne diviso tra re e parlamento (una camera dei deputati eletta da una ristretta cerchia di elettori e dal senato di nomina reggia). Il parlamento acquistò un’importanza sempre maggiore ad il numero degli elettori crebbe fino al suffraggio un, del 1912. La situazione cambiò con l’avvento del fascismo 1922 e nei 20 anni seguenti. Lo statuto subì alterazioni sostanziali: molte liberta dei cittadini vennero soppresse. Il parlamento perse ogni significato e venne abolito. Tutti i poteri passarono a Mussolini. Il paese conquisto la libertà e il regime parlamentare solo verso la fine della seconda guerra dopo la resistenza e la liberazione. Il 2 giugno 1946 ci fu il referendum attraverso il quale gli italiani scelsero tra la monarchia e la repubblica. Contemporaneamente fu eletta l’Assemblea Cost. per preparare una nuova “legge fondamentale”, una costituzione in cambio del vecchio statuto. Dopo un anno di lavoro e di dibattiti il 27/12/47 venne approvata la nuova costituzione e entro in vigore il 1/1/48.
NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA E COSTITUZIONE
La Costituzione. La Costituzione si apre con i principi fondamentali, alla base di tutti i principi costituzionali e non possono essere modificati in alcun caso. Essi non sono solo regole, ma criteri generali che indicano a quali idee e valori morali si ispira la costituzione.
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