alimentazione e sport
documento in cui sono descritte le corrette alimentazione da seguire e cosa possono provocare le scorrette alimentazioni nello sport (4 pagine formato doc)
APPUNTI DALLE LEZIONI DEL PROF APPUNTI DALLE LEZIONI DEL PROF.
GRANDI ALIMENTAZIONE E SPORT La maggior causa di morte nei paesi occidentali è costituita dalle malattie dell'apparato cardio - circolatorio ( infarto del miocardio, ictus cerebrale ed altre malattie riconducibili alle conseguenze dell'arteriosclerosi ). Una vasta indagine riguardante la ricerca dei fattori di rischio per tali malattie fu commissionata dalle assicurazioni statunitensi negli anni 80. L'intento era di ottenere dati attendibili sui quali basare il calcolo dei premi assicurativi da far pagare ai clienti delle polizze vita. Migliaia di persone, scelte in modo da costituire un campione rappresentativo dell'intera popolazione statunitense, furono seguite per una decina d'anni registrandone alcune caratteristiche ed abitudini di vita quali: l'obesità, il tabagismo, l'ipertensione arteriosa, le dislipidemie ( alterazioni del contenuto lipidico del sangue ), la familiarità ( precedenti episodi delle stesse malattie verificatisi tra i familiari ), la sedentarietà. In base ad ognuno di questi presunti fattori di rischio, l'intera popolazione esaminata fu suddivisa in tre fasce e vennero registrati i decessi nel corso degli anni. L'elaborazione statistica dei dati ottenuti portò ai seguenti risultati: Tutte le caratteristiche si rivelarono essere fattori di rischio ( gli obesi perivano in maggior misura rispetto alle persone in soprappeso e queste a loro volta di più dei normopeso ; tra i forti fumatori si verificarono più decessi che tra i fumatori moderati e tra i non fumatori ecc. ) I fattori di rischio più importanti si rivelarono la familiarità e la sedentarietà ( si arrivò a questa conclusione elaborando i risultati con una complessa procedura, ma è possibile arrivare empiricamente a queste stesse conclusioni andando a costruire tabelle a doppia entrata in cui vengono considerati due fattori di rischio che si desidera confrontare). Se ad esempio avessimo il seguente quadro ipotetico di decessi: IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTESI MODERATAMENTE IPERTESI NORMOTESI SEDENTARIETÀ Sedentari 100 60 30 Modicamente attivi 30 25 10 Superattivi 10 7 2 dal confronto emergerebbe che è più alta la mortalità tra i sedentari normotesi ( 30 morti ) che non tra gli ipertesi superattivi ( 10 morti ). Si potrebbe perciò concludere che tra i due fattori di rischio considerati incide più pesantemente la sedentarietà. Tra i sedentari e le persone praticanti per tre volte alla settimana e per almeno mezz'ora una qualsiasi attività fisica in grado di portare la frequenza cardiaca oltre le 120 pulsazioni al minuto si riscontrò una differenza di mortalità molto più grande che non tra questi ultimi e i “ supersportivi “ costantemente impegnati sul piano fisico. L'interpretazione dei risultati ci porta alle seguenti conclusioni: La familiarità, un fattore di rischio importante, ci vede impotenti perché i suoi effetti si manifestano indipendentemente dalle nostre scelte e perciò dobbiamo tenerla