Lo sci alpino
Lo sci alpino è uno sport invernale che si è presentato alle Olimpiadi per il primo anno nel 1936. Si suddivide in tante discipline sia maschili che femminili (3 pagine formato doc)
Untitled Sci alpino Lo sci alpino è uno sport invernale che si è presentato alle Olimpiadi per il primo anno nel 1936 con la combinata femminile vinta da Christel Cranz (GR).
Lo sci alpino si suddivide in tante discipline sia maschili che femminili, adottate nella seconda metà del XX secolo, che sono: discesa libera slalom speciale slalom gigante supergigante La prima medaglia olimpica d'oro italiana la vinse Zeno Colò, ad Oslo nel 1952. Lo sci alpino negli ultimi anni è stato influenzato dalla tecnologia che ha migliorato le prestazioni degli atleti. L'attività agonistica internazionale dello sci alpino è regolata dalla Federazione Internazionale Sci (FIS). Discesa libera La discesa libera è la disciplina più lunga, sia in durata che in distanza, dello sci alpino, nonchè la più veloce (con punte oltre i 130 km/h). Si tratta di una gara in cui gli sciatori scendono lungo un ripido tracciato largo circa 20 metri, delimitato da linee blu dipinte sul terreno e da bandierine, che segnano le porte. Le porte sono poche e molto distanti tra loro, e svolgono essenzialmente la funzione di punti di controllo (per il rilevamento del tempo, per esempio). Tipicamente una gara di discesa libera si svolge in un'unica manche, e risulta vincitore lo sciatore che ha completato il percorso, senza saltare nessuna porta, nel tempo minore. Occasionalmente si disputano anche discese in due manche, ma sono da considerare eccezioni dovute ad esigenze organizzative o per sperimentare nuove formule di gara. Storicamente, la discesa libera e lo slalom speciale sono le discipline più antiche dello sci alpino moderno. Gare di discesa e di slalom si disputano fin dalla prima edizione del Mondiali di sci alpino nel 1931, e fanno parte del programma olimpico dalla Olimpiade Invernale del 1948. La Coppa del Mondo di discesa libera è stata istituita nella stagione 1966/1967, quando la FIS ha creato il circuito della Coppa del Mondo di sci alpino. Il percorso di una discesa libera generalmente prevede notevoli dislivelli, salti, grandi curve e tratti di scorrimento, spesso su superfici ghiacciate. In una gara di Coppa del Mondo i migliori discesisti superano i 130 km/h; sulla Streif di Kitzbühel (Austria), ritenuta da molti la discesa più prestigiosa del mondo, sono stati raggiunti addirittura i 150 km/h. Lungo tutto il tracciato devono essere predisposte adeguate misure di sicurezza, come, ad esempio, reti in grado di fermare e trattenere gli sciatori in caso di caduta. Quanto all'attrezzatura, in discesa libera si usano sci molto lunghi (minimo 215 cm per gli uomini, 210 cm per le donne) per avere maggiore stabilità alle alte velocità. I bastoncini sono curvati, per potersi adattare meglio al corpo dello sciatore quando si assume la posizione di ricerca di velocità. Le tute aderenti sono studiate per ridurre al minimo l'attrito con l'aria. Il casco,non necessariamente integrale, è obbligatorio come in tutte le discipline ad eccezione dello slalom speciale. Slalom speciale Lo sla