"Niente di nuovo sul fronte occidentale"

"Niente di nuovo sul fronte occidentale" Relazione sul film tratto dal libro di E.M.Remarque. Comprensivo di commento personale, non sono presenti riferimenti sulla ralizzazione. (file .doc, 2 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di stex00
RELAZONE DEL FILM: RELAZIONE DEL FILM: “NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE” TRATTO DAL LIBRO DI E.M.REMARQUE Questo film, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” è ambientato sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale, dove combattevano le truppe tedesche contro quelle francesi.
Il film parla di alcuni ragazzi tedeschi, circa diciottenni che, a scuola gli veniva spiegato il valore della patria e quindi gli veniva intimato di partire per il fronte come volontari, senza aspettare la chiamata. Alcuni obbediscono ma si ritrovano al campo di addestramento a superare prove durissime. Qui incontrano anche altri ragazzi, con i quali partono per la guerra, ed è proprio prendendo il treno si rendono conto di che cosa è la guerra: tanti soldati vengono riportati a casa feriti e mutilati.
Arrivati al fronte comprendono ancor di più la crudeltà della guerra . Infatti si rifugiano nelle trincee, dove vedono morire molti loro amici e praticamente non fanno altro che scagliarsi contro il nemico con fucili e gas. La storia, da adesso, parla di un ragazzo particolare, Paul. Vedendo i suoi amici morire e essere feriti, Paul prende coscienza della assurdità della guerra e capisce che dietro ogni nemico c'è anche un uomo: lo fa capire quando, dopo aver ammazzato un francese sta con lui giorno e notte, parlandogli e tentando anche di salvargli la vita, ma purtroppo non ce la fa. Paul viene anche ferito e quindi ottiene la licenza per stare a casa 16 giorni: lui però non la sente più come la sua casa: adesso infatti la sua casa è il fronte. Qui il comandante (pur essendo soldato semplice) è per lui come un padre-amico: è infatti con lui che passa i momenti più belli. Ma, dopo un po' muore anche lui: adesso il capo è Paul, ma , distraendosi disegnando un uccellino viene ammazzato anche lui. Il film finisce così. Il film tutto sommato mi è piaciuto: non tanto per l' argomento trattato ma più che altro la struttura: raccontando in flashback ho capito meglio l' evolgersi delle emozioni del protagonista. Mi ha aiutato a capire meglio non tanto la guerra ma la crudeltà della guerra: non trovo giusto infatti che per motivi diplomatici ci deva andare di mezzo la gente innocente. La scena che mi impressionato di più è stata quando Paul, dopo aver ammazzato un soldato francese s'è reso conto del crimine che aveva commesso e, schiacciato da rimorsi e sensi di colpa ha cercato inutilmente di salvargli la vita. Ho provato un senso di tristezza mischiato a rabbia quando i soldati continuavano a sparasi a vicenda. Non mi aspettavo che Paul morisse in un modo così atroce. Guardando il film mi sono reso conto della grande quantità di morti durante la prima guerra mondiale e l' atrocità con la quale sono morti (soprattutto con il gas). La realizzazione del film è stata molto efficace, soprattutto usando i flashback, perché si apprendono meglio le sensazioni, sentimenti ed emozioni del protagonista. Rossi Stefano Pagina 2 19/03/01