"La Finestra sul cortile"
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SCHEDA DI LETTURA La finestra sul cortile ( Rear window, Usa 1954, Alfred Hitchcock ) SCENEGGIATURA: John Michael Hayes, da una novella di Cornell Woolrich; FOTOGRAFIA: Robert Burks; MUSICA: Franz Waxman; PRINCIPALI INTERPRETI: James Stewart ( L.
B. Jeffries, detto Jeff ), Grace Kelly ( Lisa Freemont ), Raymond Burr (Lars Thorwald ), Wendell Corey (Thomas J. Doyle, l'investigatore ), Thelma Ritter (Stella, l'infermiera). DURATA: 112 minuti; PRIMA: Settembre 1954 IL SOGGETTO. Jeff è un fotoreporter costretto all'immobilità da una gamba ingessata. Passa il suo tempo ad osservare dalla finestra il comportamento dei vicini. Una finestra in particolare lo affascina e studiando attentamente i movimenti del suo vicino, Lars Thorwald, si convince che questi deve aver ucciso la moglie malata durante la notte, e occultato il suo cadavere. La fidanzata Lisa e l'infermiera Stella non approvano l'atteggiamento “da guardone” di Jeff, ma ben presto Lisa è costretta ad arrendersi all'evidenza ed insieme a Jeff tenta invano di convincere un amico detective a svolgere le indagini. Anche Stella al momento opportuno sarà disposta a collaborare. Dopo aver scoperto la soppressione del cagnolino di una coppia di vicini senza figli, Lisa si reca a casa di Thorwald, momentaneamente assente, per recuperare la fede della vittima. Viene sorpresa in casa dall'assassino e salvata da Jeff che chiama la polizia. Quando arriva la polizia, Lisa mostra a Jeff la fede infilata nel proprio dito, Thorwald nota il gesto rivolto all'esterno e cercandone la traiettoria incrocia lo sguardo dello spione. La sera Stella va a pagare la cauzione per Lisa e Jeff, rimasto solo, riceve la visita di Thorwald che, un attimo prima dell'arrivo della polizia, riesce a spingere Jeff fuori dalla finestra. Se la caverà con la rottura dell' altra gamba. Primo film di Hitchcock con la Paramount, La finestra sul cortile nasce nel periodo più florido dell' autore inglese; gli anni `50 -`60 infatti hanno significato il riconoscimento ufficiale da parte del pubblico e di buona parte della critica, che continuava comunque a considerare l'autore tra i buoni artigiani di un genere “minore”. Secondo John Russel Taylor “Il film è un capolavoro di economia e d'ingegnosità, in cui lo stile estremamente sobrio agisce come una pentola a pressione, perché nulla viene disperso in pezzi di bravura e virtuosismi... E qualunque cosa Hitch dica sulla natura umana, la dice senza enfasi; il significato del film è completamente racchiuso nell'azione. Per i critici Rohmer e Chabrol con La finestra sul cortile ci troviamo forse di fronte alla struttura chiave di tutta l'opera di Hitchcock, al punto d'intersezione di tutte le dominanti materiali e morali della mitologia Hitchcockiana. Questi anni d'oro per la carriera di Hitchcock coincidono con un periodo difficile per il cinema americano: i 98 milioni di spettatori settimanali del 1946 erano calati fino ai 47 milioni del 1957, costringendo alla c