Il primo cavaliere di Zucker

Analisi del film "Il primo cavaliere di Zucker", pellicola che si ispira molto liberamente al romanzo cortese – cavalleresco di Chretien de Troy “Lancillotto” o “Il cavaliere della carretta” (file.doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)

DECOSTANZI ALBERTO Analisi del film “Il primo cavaliere di Zucker” Comprensione complessiva: Il film si ispira molto liberamente al romanzo cortese - cavalleresco di Chretien de Troy “Lancillotto” o “Il cavaliere della carretta” (secolo 12 - 13 D.C.) Nell'opera cinematografica, Lancillotto è un uomo del popolo a cui tocca in sorte di salvare dalle insidie del malvagio Malagan la regina Ginevra.
Guadagnatosi, grazie alla sua abilità nella armi, la riconoscenza di Re Artù, marito di Ginevra e sovrano di Camelot, Lancillotto entra a far parte dei cavalieri della tavola rotonda. Questi ultimi condividono con il re la dignità e la responsabilità di garantire una giustizia esemplare nelle terre del regno.
Avventure mirabolanti e scontri armati, caratterizzano, assieme all'amore per la bella inera, l'esperienza di Lancillotto nel regno di Re Artù. L'opera cinematografica si conclude con la successione al trono di Camelot di Lancillotto, che può coronare anche il suo sogno d'amore con la donna amata. Analisi formale: Nel film c'è una netta prevalenza di Primi Piani, siccome gli attori cinematografici comunicano usando il volto, a differenza degli attori teatrali che comunicano usando il corpo. Sono molto presenti anche scene in Dettaglio sia durante le scene d'azione che durante le scene d'amore. C'è una buona alternanza tra queste scene, le scene d'azione presentano un ritmo elevato, mentre le scene d'amore sono caratterizzate da un ritmo lento. Le riprese con i Campi Lungi o Campi Lunghissimi sono utilizzate principalmente durante le scene di battaglia o di marcia collettive. Nell'opera di Zucker sono presenti, inoltre, scene metamorfiche, ad esempio l'immagine della Tavola Rotonda, simboleggia l'uguaglianza tra il re ed i cavalieri, i quali dispongono le loro spade verso il centro del tavolo. Da queste immagini riprese dall'alto della stanza, si nota l'assenza della spada del traditore Malagan, la quale comporta uno squilibrio in tutto il regno. Approfondimenti: In molti punti la vicenda nel film si discosta dal romanzo di Chrétien de Troy. Nell'opera cinematografica è assente il “meraviglioso” descritto nel romanzo di Chrétien de Troy. . Nel film Lancillotto riesce a salvare la regina unicamente grazie alle sue capacità fisiche, mentre nel romanzo il cavaliere per poter arrivare alla regina deve salire sulla carretta (antica gogna) di un nano per poter ricevere delle informazioni a lui necessarie. L'esitazione di Lancillotto a salire sulla carretta verrà poi da lui pagata, con un iniziale disprezzo da parte della regina.