Filosofia della conoscenza
Appunti dalle lezioni di filosofia della conoscenza: realtà, ragione, verità, parola, giudizio, ricerca dell'universale, teoretici e idealisti, Heidegger, Kierkegaard, Levinas, coscienza dell'oggetto e del soggetto, caratteristiche della conoscenza, Pirrone, Arcesilao e Carneade, scetticismo, empirismo, razionalismo (40 pagine formato doc)
Questa disciplina non è un corso storico, bensì un trattato di alcuni argomenti, affrontati in modo sistematico.
La filosofia è nata come un esercizio razionale, come esercizio di ascolto di ciò che ci circonda. Così la filosofia non dà risposte, ma pone correttamente la domanda. Lo scopo della filosofia, dunque, è di chiedersi il senso di ciò che ci si sta domandando. Heidegger definiva il filosofo il domandante. L’ uomo è al centro di un grande mistero. La filosofia è anche un esercizio logico, un pensare che costa fatica: "non lasciare che gli altri pensino al posto tuo" (Heidegger). Fare filosofia, perciò, è un esercizio: saper porre la domanda. Una domanda che non trova risposta sembra apparentemente condurre ad un insuccesso, ma non sempre questo ha importanza. “Difficoltà” è tutto ciò che impedisce ed ostacola un cammino che si sta percorrendo. La filosofia, tuttavia, non si occupa della risoluzione della difficoltà che una ricerca del senso della vita, ad esempio, può trovare. Si cercano le questioni...