Kierkegaard: riassunto di filosofia

La biografia di Kierkegaard, il singolo e la folla. I tre stadi dell'esistenza umana. (3 pagine formato doc)

Appunto di trudi1989

KIERKEGAARD: RIASSUNTO DI FILOSOFIA

Kierkegaard.

Kierkegaard è il padre dell’esistenzialism. Infatti, egli indaga profondamente sull’esistenza umana nella sua drammaticità e problematicità. Muove polemiche anche contro la filosofia di Hegel, perché secondo Kierkegaard, Hegel ha decretato la fine della religione. Kierkegaard definisce la filosofia di Hegel un PANLOGISMO, cioè che tutta la realtà è logica.
Hegel quando parla di esistenza si riferisce solo al concetto di esistenza ed esclude il l’esistenza del piccolo uomo. Per kierkegaard, invece, ci deve essere coerenza tra ciò che si pensa e ciò che si è e si fa. Kierkegaard dice che l’errore della filosofia moderna e di Hegel sta nel fatto di voler “comprendere” la realtà : la realtà non si lascia comprendere, se con ciò si intende il trasformarsi della realtà in realtà pensata, perché così non la si mantiene come realtà. Quindi, il comprendere è un regresso rispetto alla realtà.

Kierkegaard: riassunto del pensiero e delle opere


KIERKEGAARD RIASSUNTO COMPLETO

Un altro errore che Hegel commette è  quello di voler unire le contraddizioni della realtà grazie all’attività del pensiero, cioè grazie al riconoscimento di una presunta unità e sintesi degli opposti che caratterizzano il processo dialettico stesso (tesi, antitesi e sintesi). La realtà per Kierkegaard è costituita da contraddizioni insuperabili. Quindi mentre nella dialettica hegeliana gli opposti sono solo apparentemente tali, in quanto vengono superati, cioè sono un ET…ET, nella dialettica di Kierkegaard  si parla di AUT….AUT. Per Kierkegaard tutta la dialettica è fondata sul principio AUT…AUT  su cui l’individuo è chiamato a decidere, mettendo in gioco se stesso. La vita è fatta di scelte, no di momenti dialettici. La scelta che uno opera ipoteca il nostro futuro.

Kierkegaard, riassunto pensiero


KIERKEGAARD STADI DELLA VITA

Il singolo e la folla. Il Singolo è il concetto portante del pensiero di Kierkegaard. Per egli il problema filosofico fondamentale è quello dell’esistenza che riguarda appunto il Singolo e non altri.per Kierkegaard la verità è tale solo quando è una verità per noi stessi (cioè noi come singoli). Essa è il processo con cui un soggetto si appropria della verità. L’individuo diventa singolo solo in rapporto con Dio, ma la condizione inevitabile è che si isoli, l’essere soli dinnanzi a Dio. Piu si cerca di rapportarsi a Dio con la passione infinita del suo bisogno di Dio piu si è vicini alla verità. Non troverà la verità chi , invece, cerca Dio solo oggettivamente, quindi con l’uso della ragione. Anche in questo Kierkegaard critica Hegel.
Kierkegaard è contro la Folla ; egli la considera il pericolo maggiore, il male al mondo. Egli critica la Folla perché in essa il Singolo è nulla, in quel momento ciò che conta è il numero. Sia folla che numero appartengono all’animalità, non allo spirito. La parte animale degli uomini non osa mettersi in rapporto con Dio; sembra che nella folla si perda la propria identità. Kierkegaard definisce la folla come la peggiore delle tirannidi perché fa tramontare ogni cosa grande e sublime.