Sant'Agostino: pensiero sul male e sul tempo

Appunto sulla concezione del tempo e del male in Sant'Agostino, superamento di scetticismo e manicheismo e rapporto tra libertà e grazia (2 pagine formato doc)

Appunto di alessandraj10

SANT'AGOSTINO: PENSIERO SUL MALE E SUL TEMPO

1.    Concezione del tempo.

Agostino introduce la concezione lineare del tempo. Secondo la teologia cristiana il tempo è stato creato da Dio con il mondo e non è infinito; ha avuto un inizio e avrà una fine, con il ritorno a Dio e all’eternità. A questo proposito i manichei ritenevano che Dio fosse stato inattivo prima di decidersi a creare il mondo. Questo ragionamento presuppone, erroneamente, che Dio viva nel tempo, quando invece vive nell’eternità.
Vi è infatti differenza fra il tempo, che scorre, è divisibile e fluisce, e l’eternità, che invece è l’assenza del flusso temporale, è compresenza del tutto in un istante. I Manichei non avevano la distinzione, presente in Agostino, tra eternità nel tempo ed eternità fuori dal tempo. Inoltre Agostino scopre la natura soggettiva del tempo, che contrasta con la concezione di un tempo oggettivo, misurabile attraverso il moto degli astri.
È l’anima che, invece, misura il tempo e tutto si riduce a un istante fuggevole che muta continuamente: il passato infatti è l’attenzione presente che poniamo sui dati della nostra memoria; il futuro è l’attesa di ciò che potrà avvenire, posta all’attenzione presente della nostra mente, mentre il presente è l’attenzione posta sull’attimo che scivola nella nostra memoria.

Creazione e tempo in Agostino: tesina


IL MALE PER SANT'AGOSTINO

2.    Cos’è il male per Agostino? Inizialmente Agostino si era orientato verso il Manicheismo, un movimento religioso che esasperava i temi dell’antica religione di Zoroastro. Per evitare di attribuire a Dio la responsabilità del male, il manicheismo postulava due principi originare contrapposti, quello del bene e quello del male. Una volta abbandonata, però, l’impostazione manichea, Agostino dovette elaborare una spiegazione alternativa del male, compatibile con la concezione di un Dio buono e onnipotente. Il male allora prende la forma di una mancanza, di una privazione. Presupponendo un unico principio di bene, il male è la privazione del bene stesso. Ogni creatura è buona per il solo fatto di esistere, perché voluta da Dio, ma alcune creature sono migliori di altre. Perciò nessuna creatura è malvagia, ma alcune sono meno buone, presentano una mancanza di bontà, proprio perché il male è una mancanza di bene. Il male morale deriva invece dall’instabilità dell’anima, che cerca i beni particolari, non come tramite verso Dio, ma per se stessi.

La concezione del tempo in Agostino


SANT'AGOSTINO: PENSIERO FILOSOFICO

3.    Superamento dello scetticismo e del manicheismo.
In un primo momento Agostino si era orientato verso il Manicheismo, un movimento religioso che esasperava i temi dell’antica religione di Zoroastro e si basava su una visione dualistica della realtà. Riteneva che la realtà fosse frutto del principio del bene e del male e che l’uomo, in cui convivevano questi due principi, dovesse scegliere per il bene e per lo spirito e condannare tutto ciò che deriva dalla materia. Il manicheismo gli serviva per giustificare la tendenza dell’uomo a seguire il principio della carne e la propria impotenza nel controllare questo principio, infatti aveva condotto una gioventù dissoluta. Nel periodo, però, in cui si trasferì a Milano, il manicheismo non riusciva più a rispondere ai suoi interrogativi e trova insoddisfazione nel fatto che la realtà sia vista come frutto di due principi contrapposti e ugualmente potenti, cioè nel fatto che il principio del male non possa essere sconfitto dal principio del bene, e in questo senso comincia a orientarsi verso la filosofia scettica della Nuova Accademia.