Galileo Galilei: qualità oggettive e soggettive

Riassunto su Galileo Galilei e la distinzione tra qualità oggettive e qualità soggettive (3 pagine formato doc)

Appunto di 7psyco6

QUALITA' OGGETTIVE E SOGGETTIVE: GALILEO GALILEI

Le qualità oggettive e la conoscenza matematica.

Ma come ottenere premesse sicure? È questo il problema che si presenta a tutti gli studiosi insoddisfatti di fronte alla debolezza dei postulati della fisica aristotelica. Galileo risponde: è necessario rinunciare a conoscere le essenze delle cose, la loro realtà profonda, le qualità, per concentrarsi sull’aspetto quantitativo, perché solo per questa via si possono raggiungere risultati sicuri; ovvero, la scienza della natura diventa conoscenza assoluta, scienza rigorosa, solo se tratta dei suoi oggetti dal punto di vista matematico. E tali oggetti non possono essere l’essenza o la sostanza delle cose, bensì certi loro aspetti, come il moto, il luogo, la figura.

Su questa base Galileo adotta l’antica distinzione tra le cosiddette qualità oggettive e le qualità soggettive dei corpi: le prime sono caratteristiche dei corpi in quanto tali e sono esprimibili in termini matematici, cioè misurabili, e come tali sono oggettivamente riconoscibili da tutti; le seconde – come il calore, il sapore, l’odore e il suono – non sono qualità oggettive dei corpi, ma esistono soltanto in relazione ai nostri sensi, dipendono quindi dalla percezione soggettiva individuale e non dalla natura reale delle cose.

QUALITA' OGGETTIVE E SOGGETTIVE GALILEO, RIASSUNTO

Pur insistendo in vario modo sulla complessità della natura, Galileo è tuttavia convinto di poterla conoscere, a patto di indirizzare le indagini verso quegli aspetti del mondo reale conoscibili secondo il metodo rigoroso della scienza. A suo giudizio, la mente umana può arrivare a definire l’ordine oggettivo della natura, i rapporti di causa-effetto che si determinano al suo interno, le leggi che lo governano; non può invece conoscere l’essenza profonda, il significato ultimo e il fine delle cose naturali. Perciò l’indagine scientifica deve concentrasi sulla spiegazione del modo in cui opera la natura, non sul perché la natura opera in un certo modo; ovvero il compito della scienza è di rilevare le costanti di comportamento verificabili nei fenomeni naturali, abbandonando la pretesa di conoscere l’essenza delle cose.

Galileo Galilei: vita e scoperte

DISTINZIONE TRA QUALITA' OGGETTIVE E SOGGETTIVE

La distinzione tra qualità oggettive, cioè proprietà che appartengono pienamente all’oggetto che sta di fronte a noi e che sono riconducibili a rapporti matematici oggettivamente misurabili, e qualità soggettive, che dipendono non dalla natura reale dell’oggetto, bensì dalla percezione umana soggettiva, come l’odore, il colore, il suono, è messa a punto in un passo del Saggiatore, dove Galileo propone un esempio a sostegno della sua tesi: come il solletico, prodotto da una piuma, non è una qualità della piuma stessa, ma qualcosa che nasce dalla sensazione del soggetto su cui agisce la piuma, così le qualità soggettive esistono solo in rapporto ai nostri sensi, non essendo dunque proprietà oggettive dei corpi.