Giordano Bruno: filosofia

Sintesi dei punti principali della filosofia di Giordano Bruno (1 pagine formato doc)

Appunto di suonatorejones

GIORDANO BRUNO: FILOSOFIA

Giordano Bruno (1558-1600). “Nella cella reietto perché tra fede e intelletto ho scelto il suddetto, Dio mi ha dato un cervello se non lo usassi gli mancherei di rispetto.” Cena delle ceneri (1584): critica della pedanteria puritana (cura per le caratteristiche formali delle opere,
non per il contenuto) e del geocentrismo (arriva a intuire i primi principi della relatività dei movimenti e dell’inerzia, abolisce la nozione di centro considerando l’universo infinito.

Con il De l’infinito universo et mondi (1584) la negazione dell’universo infinito, essendo l’universo effetto della potenza di Dio, comporta la negazione dell’infinità della causa e quindi l’ammissione, inaccettabile, di un limite della potenza di Dio)

Giordano Bruno: pensiero

GIORDANO BRUNO: ONTOLOGIA

ONTOLOGIA (De la causa, principio et uno, 1584) - Il fondamento degli infiniti enti che si producono nel tempo è una sostanza unica.

Gli infiniti enti sono quindi accidenti di questa sostanza unica, individuata nella materia universale “gravida” degli enti: essa è quindi materia-vita.
Causa: concorre dall’esterno alla produzione dell’effetto. Principio: intrinseco nell’effetto.
Anima: forma dell’universo, quindi principio (perché immanente). Ma anche causa perché produce le forme degli enti dalla materia = superamento concetto di forma e materia. => principio o sostanza unica. => enti che ci circondano accidenti di questa.
ANTROPOLOGIA, ETICA, STORIA
SPACCIO DELLA BESTIA TRIONFANTE (1584)
L’uomo si distingue dagli altri enti che popolano l’universo in quanto può prendere parte all’opera della natura, poiché dispone dell’intelligenza e della mano.
L’operosità è la virtù umana per eccellenza (in contrasto con l’ozio e la rassegnazione). Il valore di un uomo è commisurato ai meriti che guadagna con le proprio opere: ripresa della metempsicosi, la materia-vita trasformerà l’uomo o in una bestia o in un uomo; compimento della giustizia divina mediante un disegno provvidenziale.
ARGOMENTAZIONE COSTRUITA ROVESCIANDO LETTERALMENTE IL DE SERVO ARBITRIO DI LUTERO
Il protestantesimo infatti è l’episodio estremo di un processo degenerativo della civiltà umana, iniziato già con il Cristianesimo.
La storia umana è sottoposta alla contrarietà: periodi di fioritura si alternano a periodi di decadenza. L’epoca più prospera della civiltà umana è la civiltà Egizia: regnava la giustizia poiché il consesso sociale beneficiava della concordia dei cittadini, occupati ciascuno nel suo compito, e orientati da una religione che valorizzava le opere della mano e dell’ingegno.

GIORDANO BRUNO: FILOSOFIA RIASSUNTO

GIORDANO BRUNO, GLI EROICI FURORI (1585) Distingue due atteggiamenti differenti nell’approccio della realtà: quello del sapiente e quello del furioso.
Il sapiente è consapevole che le emozioni e i sentimenti variano continuamente (es. dalla gioia al dolore) e perciò non si esalta né si abbatte. La sua virtù è l’equilibrio di tutte le passioni.
Il furioso non ha virtù ma vizio, le sue aspettative e passioni hanno la meglio sulla ragione. Ci sono differenti tipi: il furore bestiale assimila l’uomo al bruto, facendolo giungere al livello delle bestie; altri furori sono divine astrazioni: questi furioso compiono grandi gesta inconsapevolmente, perché guidati da una divinità.