Biografie dei più grandi filosofi dell'età preclassica greca

Biografie essenziali dei più grandi filosofi dell'età preclassica greca: Aristòtele, Demòcrito, Eraclito, Esiodo, Prmenide, Platone, Socrate, Talete, Anassimandro, Anassimene di Mileto (file.doc, 10 pag) (0 pagine formato doc)

Aristòtele, Demòcrito , Eraclito, Esiodo, Prmenide, Platone, Socrate, Biografie dei più grandi filosofi dell'età preclassica greca Aristòtele, Demòcrito , Eraclito, Esiodo, Prmenide, Platone, Socrate, Talete, Anassimandro, Anassimene di Mileto --------------------------------------------------------------- Aristòtele Aristòtele, in greco Aristotéles, filosofo greco (Stagira, Macedonia, 384 - Calcide, Eubea, 322 a.C.).
Dopo la morte del padre Nicomaco, che era medico e amico del re di Macedonia Aminta II, Aristotele si stabilì ad Atene e frequentò per vent'anni l'Accademia di Platone. Alla morte del maestro (347), si allontanò da Atene, dove i partigiani della Macedonia erano malvisti, e si recò ad Asso nella Troade, ove già fioriva un centro di studi platonico sotto la protezione di Ermia, tiranno di Atarneo, cui Aristotele era legato da vincoli di amicizia e del quale sposò la nipote e figlia adottiva, Pizia.
Ad Asso insegnò per tre anni; ma la fine tragica di Ermia, consegnato ai Persiani, lo costrinse a rifugiarsi a Mitilene, nell'isola di Lesbo; compose allora, in onore dell'amico, l'Inno alla virtù. Nel 343-342 fu chiamato alla corte macedone da Filippo II come precettore del figlio Alessandro. Poco tempo dopo l'ascesa al trono del suo discepolo, si stabilì ad Atene (335) e vi fondò la scuola del Liceo, chiamata anche peripatetica, perché il maestro vi teneva le lezioni passeggiando con gli allievi. Ad Atene compose o portò a termine gran parte delle sue opere. Quando morì Alessandro (323), essendo prevalso in Atene il partito antimacedonico, Aristotele fu accusato di empietà e, temendo gli toccasse la stessa sorte di Socrate, decise di abbandonare nuovamente Atene, perché, come disse egli stesso, “non voleva dare occasione agli Ateniesi di peccare una seconda volta contro la filosofia”, e si rifugiò a Calcide, nell'Eubea, dove morì l'anno dopo, in agosto, all'età di sessantadue anni. Gli scritti di Aristotele si distinguono in due categorie: opere essoteriche, destinate alla pubblicazione, e opere acroamatiche, destinate esclusivamente alla scuola. Delle prime ci rimane ben poco, alcuni titoli di dialoghi e scarsi frammenti di un discorso esortatorio alla filosofia (Protrettico) e dei dialoghi Eudemo o dell'anima e Sulla filosofia: sono scritti che appartengono in genere a una prima fase del pensiero aristotelico, al periodo della sua permanenza alla scuola di Platone o del suo primo insegnamento ad Asso e a Mitilene. Invece ci è rimasto quasi per intero il corpo degli scritti destinati alla scuola, che comprende: un gruppo di sei scritti di logica (Categorie Dell'interpretazione, Analitici primi, in due libri, Analitici secondi, in due libri, Topici, in otto libri, Elenchi sofistici), indicati a partire dal VIsec. d.C. con il titolo complessivo di Organon la Metafisica la maggiore delle opere filosofiche, in quattordici libri; opere di scienze della natura (la Fisica, in otto libri, Sul cielo, in quattro libri, Sulla generazio