Hegel - l’illuminismo - Kant
ottimi appunti sul pensiero hegeliano e differenze con kant (6 pagine formato doc)
Hegel e l'illuminismo Hegel e l'illuminismo Secondo Hegel, l'Illuminismo è una parentesi negativa, in quanto opera una scissione fra ragione e realtà e si poneva nei confronti del reale in modo critico, esaltando solo alcune parti della storia.L'Illuminismo contraddice il principio primo di Hegel, cioè la razionalità del reale.
Per Hegel la ragione si estrinseca nella storia; per gli illuministi la ragione è non reale, individuale, che pretende di dare lezione alla realtà e alla storia, è parziale, astratta perché non inserita nella realtà. Hegel e kant Kant non può essere accettato da Hegel per la sua concezione negativa della ragione e per la distinzione fra intelletto e ragione (che è vista come una facoltà limitata, che rappresenta tensione insoddisfatta. Arbitrarietà, per Kant, delle Idee, unico prodotto della ragione). Hegel parte da una considerazione filosofica della realtà (che è una globalità spiegabile per mezzo della ragione). Kant parla di conoscenza estensiva, che ha un fondamento empirico: vuole definire un metodo di conoscenza che dia oggettività ad una conoscenza estensiva e non esaustiva. Il punto di partenza di Kant è l'Uomo, per valutarne capacità e limiti. Kant indaga, dunque, sul finito (Uomo), Hegel sull'infinito (Realtà), con un obiettivo esaustivo. Le critiche che Hegel muove a Kant sono infinite: Non ha senso la distinzione fra fenomeno e noumeno; Non ha senso la distinzione fra conoscenza e realtà; L'errore più grande di Kant è stato quello di sopravvalutare l'intelletto rispetto alla ragione. I limiti del sistema kantiano sono stati riconosciuti dallo stesso Kant (anelito all'infinito). C'è la necessità di un'unificazione del molteplice e per fare questo bisogna accettare il particolare, anche se ciò comporta disagio; la vita tende a superare il molteplice. Hegel 1)LA RISOLUZIONE DEL FINITO NELL'INFINITO: lo spirito di sistema è l'atteggiamento secondo cui una parte si rende comprensibile solo se appartiene al tutto. Per Hegel ogni aspetto parziale,individuo, è inspiegabile in sè, solo il tutto è reale, solo l'infinito è reale; il finito come tale nn esiste perchè esso è una parte dell'infinito,infatti infinito e finito coincidono (finito come manifestazione dell'infinito). L'infinito è soggetto spirituale in divenire (un processo dialettico che si sviluppa attraverso tesi antitesi e sintesi)che si realizza progressivamente in tutti i suoi momenti e solo alla fine acquista piena coscienza di sè. 2)IDENTITA' TRA RAGIONE E REALTA': “TUTTO CIO' CHE E' RAZIONALE E' REALE , CIO' CHE è REALE è RAZIONALE” La ragione non è un'astrazione ma la forma stessa della realtà,mentre la realtà è il dispiegarsi della ragione ed è una totalità processuale necessaria( la ragione governa il mondo-la realtà è razionalità). L'identità fra realtà e ragione,fra essere e dover essere, costituisce l'architrave dell'intera disciplina hegeliana.L'Assoluto stesso è identità di realtà e razionalità. La dottrina hegeliana dell'identità s