Nietzsche e La nascita della tragedia: riassunto dettagliato

La nascita della tragedia: riassunto dettagliato e analisi dell'opera di Nietzsche, Dioniso e Apollo come simboli metafisici, la sensibilità dei greci per la sofferenza (2 pagine formato doc)

Appunto di stazivaleria

NIETZSCHE E LA NASCITA DELLA TRAGEDIA: RIASSUNTO DETTAGLIATO

NietzscheLa nascita della tragedia.

Dioniso e Apollo come simboli metafisici.
Dioniso rappresenta il fondo oscuro e raccapricciante della vita, il ciclo eterno della nascita e della morte, della creazione e della distruzione; la potenza prorompete e selvaggia della natura. È il dio della contraddizione, dell’eccesso, della cieca casualità.
È l’uno originario, la coincidenza degli opposti.
In quanto privo di limiti, egli è il dio gioioso, la cui gioia primordiale è rappresentata dallo scatenarsi della musica e della danza.
Per la sua natura contraddittoria, l’uno originario è scosso da un’intima inquietudine, che spezza la sua unità, frantumandola nella molteplicità che costituisce l’apparenza (separazione degli opposti nello spazio e nel tempo - mito di Dioniso sbranato dai Titani).
Così l’indifferenziato si manifesta nella diversità, l’indefinito nella definizione, l’eccesso nella misura, il caos originario nell’ordine spazio-temporale.

Tesina sulla danza e Nietzsche


LA NASCITA DELLA TRAGEDIA ANALISI

L’individuo, definito appunto dalla differenza che lo caratterizza e lo identifica, è la bella apparenza in cui si scarica l’inquietudine della contraddizione originaria.
Questa bella apparenza è l’opera di Apollo, il dio plastico, simbolo divino del principium individuationis. Egli è il “risplendente”, che attraverso la potenza illusionistica del sogno, illumina i contorni dell’individualità.
Ma se l’individuo è solo apparenza, continua a portare, nascosta dentro di sé, la natura contraddittoria di cui è l’espressione. E questa natura contraddittoria, pur avendo scaricato nell’individuazione la propria inquietudine, per quella stessa inquietudine non può poi sopportarne i limiti e tende perciò ad annientarla.

Tesina sulla tragedia: Apollineo e Dionisiaco

 

APOLLINEO E DIONISIACO

La sofferenza del dio per i limiti in cui lo costringe lo stato di individuazione (Dioniso come dio sofferente) si riflette così nella sofferenza dell’individuo, il cui sforzo di affermare la propria differenza contrasta con la potenza annientatrice della contraddizione che porta in sé.
Si tratta ovviamente di una lotta impari, segnata fin dall’inizio da un destino tragico: la sconfitta dell’individuo e il riemergere, dal profondo della sua interiorità, della contraddizione originaria (Edipo Re).
Per uno strano paradosso, la vita, che è in se stessa l’erompere gioioso di una potenza inesauribile, esprime tale potenza attraverso destini di dolore.
La sensibilità dei greci per la sofferenza.

Tesina su Nietzsche

 

NASCITA DELLA TRAGEDIA GRECA

I greci, secondo Nietzsche, ebbero una sensibilità straordinaria per la sofferenza, una lucida consapevolezza del tragico destino di ogni uomo. Ciononostante, seppero esprimere un amore per la vita superiore a quello di qualsiasi altro popolo.
Quale forza miracolosa seppe tramutare un così profondo sentimento del dolore in un’adesione così entusiastica alla vita? Quella dell’arte.
Due potenti istinti artistici regalarono ai Greci la gioia della vita. Il primo, il più antico secondo Nietzsche (che su questo è stato corretto da successive ricerche filologiche e storico-religiose), fu l’istinto apollineo, ovvero la capacità di sognare.