Sofisti e Socrate: riassunto

Riassunto sul significato e caratteristiche dei sofisti e la vita e la figura di Socrate (7 pagine formato doc)

Appunto di alepa

SOFISTI E SOCRATE

I sofisti.

Una volta il termine “sofista” era sinonimo di saggio, cioè di un uomo che conosceva tecniche particolari e che era dotato di una vasta cultura generale [Pitagora].
Verso la metà del 5° sec. a.C. la parola “sofista” diventa sinonimo di intellettuale che sa inventare argomentazioni sottili e che si presenta come un educatore dei giovani a pagamento. Questo fatto appariva scandaloso agli aristocratici di allora, ma furono soprattutto Platone e Aristotele a giudicare i sofisti falsi sapienti, interessati più ai soldi che alla verità.


La “rivoluzione” dei sofisti. Il merito principale dei sofisti consiste nell’avere operato una vera e propria “rivoluzione filosofica”: invece di ricercare il “principio” del cosmo, i Sofisti si dedicarono alla politica, alla religione, alla lingua e all’educazione, divenendo così i filosofi dell’uomo e della città.

L’ambiente storico-politico. Atene aveva appena vinto la guerra contro i Persiani e dopo tutto ciò ci fu una rapida espansione navale.
Dal punto di vista sociale ci furono:
•    La crisi dell’aristocrazia
•    La crescita del potere della borghesia cittadina
•    L’allargamento dei traffici e dei commerci
•    Il raffinamento delle tecniche e
•    L’avvento della democrazia

La democrazia. Durante la vita attiva della polis democratica i cittadini dovevano partecipare alle assemblee, prendervi la parola,far valere la propria opinione ecc. ecc. A queste necessità pongono rimedio i sofisti che danno lezioni di grammatica e retorica [la loro creazione fondamentale fu la retorica, cioè l’arte di persuadere il pubblico attraverso ragionamenti suggestivi e ben costruiti] ai giovani appartenenti al ceto dirigente per renderli abili negli affari e nella politica.

I sofisti, Socrate e Platone: riassunto

CARATTERISTICHE DELLA SOFISTICA

Le caratteristiche culturali della sofistica.
a)    La Sofistica può considerarsi una specie di “illuminismo greco” che insegnò l’uso spregiudicato del sapere.
b)    I Sofisti hanno riconosciuto il valore formativo del sapere: essi affermano che la virtù dipende dal sapere, per questo si propongono non solo di aumentare le conoscenze, ma anche di diffonderle.

PROTAGORA

PROTAGORA.  Il primo e il più importante esponente della Sofistica fu Protagora.
-    Nacque ad Abdera (nella Tracia) intorno al 490 a.C.
-    Tenne scuola in diverse città, fermandosi più volte ad Atene
-    Le sue idee spregiudicate in fatto di religione gli crearono, però, notevoli opposizioni e un’accusa di empietà, per cui dovette allontanarsi da Atene.

L’uomo misura di tutte le cose. La tesi fondamentale di Protagora è: “L’uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono, in quanto sono, delle cose che non sono, in quanto non sono”: tutto questo vorrebbe dire che l’uomo è colui che giudica della realtà o meno delle cose e del loro significato.
Secondo una prima interpretazione di Platone la tesi di Protagora significherebbe che le cose appaiono diversamente a seconda delle persone e delle circostanze (oggi per me è caldo, invece per te è freddo).
Da una seconda interpretazione tutto ciò vorrebbe dire che gli individui giudicano la realtà tramite parametri comuni, tipici della specie umana; invece per una terza interpretazione ognuno valuta le cose secondo il gruppo sociale di appartenenza.
In conclusione, l’uomo che intende Protagora è misura delle cose ai vari livelli della sua umanità: come singolo, come comunità, come specie. Infatti, egli giudica le cose come singolo, che però è influenzato dai parametri culturali del suo gruppo sociale e, più in generale, dell’umanità intera.

GORGIA. L’altra grande figura della Sofistica fu Gorgia da Lentini che ha una dottrina più negativa circa le possibilità di conoscere che ha l’uomo.
Nacque verso il 485 in Sicilia e sembra sia morto a Larissa in Tessaglia a 109 anni.
L’essere è inconoscibile e incomunicabile
Nello scritto Sul non essere o sulla natura Gorgia espone le sue tre tesi fondamentali:
1.    Nulla c’è.
2.    Se anche qualcosa c’è, non è conoscibile dall’uomo.
3.    Se anche è conoscibile, è incomunicabile agli altri.
TESI N.1 In altre parole, più che il mondo concreto che ci sta dinanzi, Gorgia, intende probabilmente smentire la possibilità di affermare un senso ultimo e definitivo che spieghi la struttura della realtà. La sua polemica è diretta contro il tentativo dei primi filosofi di ricercare il “principio” ultimo di tutte le cose e che dà senso al mondo.   
TESI N.2 Nella seconda tesi Gorgia afferma che, anche se esistesse questo principio, noi non lo potremmo conoscere, in quanto per poterlo conoscere dovremmo presupporre che la nostra mente pensi solo ciò che esiste, cosa impossibile.
TESI N.3 Nella terza tesi Gorgia afferma che anche se la realtà fosse conoscibile non sarebbe spiegabile con le parole, poiché il linguaggio appartiene alla realtà e non è in grado di dirla verbalmente né di comunicarla agli altri. 

RIASSUNTO I SOFISTI E SOCRATE

SOCRATE. La vita e la figura. Nacque ad Atene nel 470 o 469 a.C..
Il padre, Sofronisco, era uno scultore e la madre, Fenarete, levatrice.durante la sua giovinezza visse ad Atene e studiò probabilmente geometria e astronomia. Sia allontanò da Atene solo tre volte per compiere il suo dovere di soldato.