La filosofia di Spinoza
Analisi dettagliata dei temi che caratterizzano la filosofia di Baruch Spinoza (3 pagine formato doc)
Filosofia
- Spinoza(1632-1677)
Le fonti e il contesto storico
La filosofia come catarsi esistenziale e intellettuale
Le fonti e il contesto storico
- Nel pensierio di Spinoza -la cui tesi centrale è l'identificazione panteistica del Dio-natura- convergono temi e motivi appartenenti alle culture più disparate: la critica ha individuato come fonti principali la teologia giudaico-cristiana, la filosofia neoplatonico-naturalistica del Rinascimento e il razionalismo cartesiano.
- Da qui nasce l'impossibilità di ridurre lo spinozismo alle sue fonti o ad una di esse; alla serie di fonti citate precedentemente bisogna poi aggiungere la rivoluzione scientifica, che non essendo una fonte in senso stretto, rappresenta il retroterra mentale e culturale indispensabile per comprendere il concetto spinoziano del dio-natura.
- La sintesi fra la tradizionale visione metafisico-teologica del mondo e gli esiti della nuova scienza fa nascere l'idea del concetto di Dio come ordine geometrico del mondo.
La filosofia come catarsi esistenziale e intellettuale
- Nel 1661 Spinoza pubblica il trattato sull'emendazione dell'intelletto, che è stato considerato dai critici come una sorta "discorso sul metodo" spinoziano, parallelo a quello di Cartesio.
- Ma in realtà in questo scritto Spinoza rivela una concezione della filosofia come via verso la salvezza esistenziale che va ben oltre le preoccupazioni prevalentemente metodologiche di Cartesio.
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Infatti
lo spinozismo nasce da una delusione di fondo nei
confronti dei comuni valori della vita e si alimenta
della ricerca di un bene vero, capace di dare un significato
esistenziale e di colmare la sensazione di infelicità:
Spinoza fa comprendere chiaramente come i beni universalmente
agognati dagli uomini siano in realtà vani:
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- non appagano veramente l'animo e suoi bisogni profondi
- sono transeunti ed esteriori
- generano perlopiù inquietudini e inconvenienti vari
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- Però, nonostante questa loro natura ingannevole hanno la forza di incatenare la mente, oscurandone le facoltà e ostacolando la ricerca di valori superiori.
- tuttavia il filosofo non condanna i beni finiti ma solo una loro relativizzazione in vista di qualcosa più alto.