Idealismo e Hegel: riassunto
Appunti sull'Idealismo ed Hegel: la forza della ragione, lo spirito assoluto, la dialettica, l'autocoscienza dell'assoluto, l'etica e la politica, la filosofia della storia... (2 pagine formato doc)
IDEALISMO HEGEL
Nel gergo comune è un modo di pensare, di agire proprio di chi crede in un ideale e tende a realizzarlo. In filosofia teoria secondo cui l'oggetto della conoscenza si riduce a rappresentazione o a idea. I filosofi privilegiano la dimensione “ideale” su quella “materiale”.CONTR. Realismo. I fonadotori dell’idealismo sono Fichte e Schelling e a seconda del loro uso questo venne chiamato trascendentale, soggettivo o assoluto. L’aggettivo trascendentale si tendea collegarlo al punto di vista di Kant che aveva fatto dell’io penso il principio fondamentale della conoscenza. L’aggettivo soggettivo tende a contrapporre quest’idealismo alla realtà ridotta ad un principio unico. Infine l’agettivo assoluto sottolinea che l’Io o lo Spirito è il principio unico di tutto e fuori di esso non c’è nulla.Hegel: riassunto
IDEALISMO TEDESCO, RIASSUNTO SEMPLICE
KANT: L'IDEALISMO TRASCENDENTALE - Immanuel Kant formulò una versione meno radicale dell'idealismo, elaborando un'indagine critica sui limiti della conoscenza possibile. Secondo Kant, tutto quel che si può conoscere degli oggetti è il modo del loro apparire nell'esperienza (fenomeno); non è invece possibile conoscere ciò che le cose sono in sé (noumeno). Egli, tuttavia, asserì che i principi fondamentali della conoscenza si fondano sulla struttura della mente del soggetto percipiente piuttosto che sull'esistenza del mondo esterno. All'idealismo "soggettivo" di Berkeley, Kant contrappose pertanto un idealismo trascendentale.
HEGEL: LA FORZA DELLA RAGIONE
Nel XIX secolo, il filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel negò la teoria kantiana secondo cui l'intelletto umano è costitutivamente incapace di conoscere ciò che le cose sono in sé, sostenendo al contrario la fondamentale intelligibilità di ogni aspetto del reale. Secondo Hegel, inoltre, le conquiste più preziose dello spirito umano (la cultura, la scienza, la religione) non sono il risultato di processi naturali dell'intelletto, ma sono prodotte dalla dialettica, l'attività di una ragione libera che riflette sul mondo e sulla storia.
HEGEL, RIASSUNTO
HEGEL - Hegel, Georg Wilhelm Friedrich (Stoccarda 1770 - Berlino 1831), filosofo tedesco. Compiuti gli studi classici presso il ginnasio di Stoccarda, si iscrisse all'Università di Tubinga, dove strinse rapporti d'amicizia con il poeta Friedrich Hölderlin e il filosofo Friedrich Schelling. Terminati gli studi di filosofia e teologia, Hegel divenne precettore privato, dapprima a Berna nel 1793, poi a Francoforte nel 1797. Due anni dopo morì il padre, lasciandogli una rendita che gli permise di sospendere l'attività di precettore. Nel 1801 si trasferì a Jena, dove portò a termine la Fenomenologia dello spirito (1807). Si trattenne a Jena fino all'ottobre del 1806, quando l'occupazione francese lo costrinse alla fuga. Dopo aver soggiornato per un breve periodo a Bamberga, dove lavorò come giornalista presso il "Bamberger Zeitung", divenne professore di filosofia al ginnasio di Norimberga. Negli anni di Norimberga pubblicò La scienza della logica (1812-1816). Nel 1816 ottenne la cattedra di filosofia presso l'Università di Heidelberg, dove pubblicò un'esposizione completa e sistematica della sua filosofia, l'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817). Nel 1818 gli venne offerta la cattedra di filosofia che era stata di Johann Fichte all'Università di Berlino, dove rimase fino alla morte. L'ultima grande opera pubblicata da Hegel furono i Lineamenti di filosofia del diritto (1821); dopo la sua morte videro la luce, a cura dei suoi allievi, gli appunti delle lezioni: le Lezioni sulla filosofia della religione (1832), le Lezioni sulla storia della filosofia (1833-1836), l'Estetica (1835-1838) e le Lezioni sulla filosofia della storia (1837).