Karl Popper: vita e pensiero

Vita e pensiero di Karl Popper: riassunto (2 pagine formato doc)

Appunto di honeys92

KARL POPPER VITA

Karl Popper (1902-1994).

Karl Popper nasce a Vienna nel 1902 da una famiglia ebraica tedesca. Già nel 1934 pubblica la sua opera epistemologica più importante, “Logica della scoperta scientifica”. Nel 1937 con l’avanzata del nazismo Popper abbandona l’Austria e si reca in Nuova Zelanda, dove scrive “La società aperta e i suoi nemici” che sarà pubblicata nel 1945 e che contiene il suo pensiero politico. Popper è il maestro della liberaldemocrazia e si è opposto ad ogni regime autoritario.
Quando torna in Europa va a vivere e insegnare a Londra. Nel 1963 scrive “Congetture e Confutazioni”. Muore nel 1994.

Karl Popper: vita e opere

KARL POPPER PENSIERO

Nella Logica della scoperta scientifica, Popper critica durissimamente le posizioni verificazioniste ed induttiviste di Bacone:
•    L’osservatismo e il verificazionismo: si tratta di una concezione inaccettabile perché ritiene che la mente umana possa essere liberata dai pregiudizi e giungere ad osservazioni pure, che però per Popper non esistono. Egli dice infatti: “non esistono immacolate concezioni”. Ogni sguardo è già sempre theorie-laden, carico di teoria, di preconcetti e pregiudizi, intendendo con ciò l’insieme dei bisogni, delle aspettative, delle ipotesi, delle congetture, che si formano in noi prima dell’osservazione, e che guidano l’osservazione stessa. Questi preconcetti (idola) formano il “punto di vista”, del tutto personale, a partire dal quale noi osserviamo la realtà. Se la mente fosse privata dei suoi preconcetti non vedrebbe niente. Quindi la mente non è mai una tabula rasa, è sempre una tabula plena, piena di preconcetti, e ciò è inevitabile.

I concetti della filosofia di Karl Popper: riassunto

KARL POPPER RIASSUNTO

•     Le critiche di Popper all’induttivismo sono due:
A.    L’induzione, se anche esistesse, non avrebbe alcun valore logico. Infatti non è possibile passare dalla raccolta di tanti casi particolari osservati alla formulazione di un principio generale che abbia la pretesa di essere vero. Secondo Popper non si può verificare nessun principio generale.
Consideriamo il principio che i cigni sono bianchi. Per poter verificare questo principio con il metodo induttivo, dovremmo disporre di un numero di osservazioni infinito, e ciò non è possibile.
B.    Secondo Popper l’induzione non esiste, perché non è un’operazione psicologica reale. Infatti se avesse ragione Bacone, cioè, anche per formare un principio generale del tipo “tutti i fiammiferi se accesi bruciano” noi dovremmo compiere numerose e ripetute osservazioni particolari. In questo caso però ci carbonizzeremmo le mani. Un secondo esempio è che se si prova ad avvicinare una sigaretta vicino al naso di un cane, la seconda volta esso non aspetterà che si ripeta l’esperimento.

Karl Popper: pensiero

POPPER FILOSOFO

Bisogna ricordare che Popper recupera dal matematico Bertrand Russel l’immagine del “tacchino induttivista”, per sottolineare che l’induzione non esiste e che gli induttivisti sostengono una teoria inaccettabile: c’è un tacchino che ha studiato a scuola e sembra molto intelligente, anche se in realtà pratica l’induzione perché constata che tutte le mattine alle ore 9 con ogni condizione climatica il padrone gli porta il cibo. Tuttavia la Vigilia di Natale il padrone non gli porta il cibo, e invece che mangiare viene mangiato. Questo è il punto di arrivo di tutta la dottrina di Popper, che afferma che non è mai possibile verificare in maniera definitiva nessuna teoria scientifica, come pensavano Bacone, Galileo Galilei, e come penseranno i filosofi della scienza.