Hegel: filosofia
Filosofia di Hegel: la servitù, il lavoro e lo stoicismo, lo scetticismo e la coscienza infelice, la ragione e lo spirito (6 pagine formato doc)
HEGEL FILOSOFIA
LA FORMAZIONE DELLA COSCIENZANella Fenomenologia dello spirito il bisogno di filosofia è spiegato da Hegel in rapporto ai caratteri storico-culturali dell’epoca, quella napoleonica (ïƒ al filosofo appare come un’epoca di trapasso e rinnovamento), c’è bisogno della filosofia perché sola la filosofia è in grado di comprendere il tempo presente nella sua verità.
Ma proprio perché la filosofia è un bisogno, è indispensabile che la coscienza comune possa elevarsi a un punto di vista filosofico; così la Fenomenologia rappresenta il cammino verso la filosofia, come la storia delle esperienze che la coscienza deve attraversare per arrivare a un sapere filosofico, esperienze che non sono solo di tipo teorico.
Con questo percorso la coscienza è condotta per gradi al superamento dell’opposizione tra io e non io, tra soggetto e oggetto. Solo alla fine del percorso riesce a far propria la prospettiva dell’identità dialettica tra soggetto e oggetto, caratteristica della filosofia nella prospettiva intesa da Hegel.
Hegel: mappa concettuale
HEGEL FILOSOFIA DELLO SPIRITO
LA FENOMENOLOGIA E IL MANIFESTARSI DELLO SPIRITO
Al dubbio metodico cartesiano e alla critica filosofica della ragione kantiana, Hegel contrappone il percorso di crescita della coscienza: che non si libera dalle sue certezze in un solo colpo, ma attraverso una serie di esperienze, accidentate e negative.
Fenomenologia: >phàinomai, manifestarsi, apparire e logos, nel senso di discorso scientifico scienza del manifestarsi dello spirito.
COSCIENZA, PERCEZIONE, INTELLETTO
Tutta la F. è il percorso della coscienza nella formazione filosofica, ma nella sezione iniziale il termine “coscienza” designa anche la “certezza”, che la verità stia tutta fuori dalla coscienza, cioè nell’oggetto.
- 1° figura in cui si trova la coscienza: certezza sensibile, che caratterizza la coscienza comune, la coscienza è certa che il dato sensibile immediato, l’oggetto dei sensi rappresenti la verità. Certezza destinata ad entrare in crisi, a causa del suo carattere illusorio.
- 2° figura della percezione: nega la precedente, ora riteine che la verità stia tutta nella cosa percepita.
- 3° figura: l’intelletto, c’è ancora la negazione della precedente. Scopre che la verità non sta nell’oggetto, ma nell’io che (kantianamente) unisce e costituisce il mondo sensibile attraverso le sue categorie.
Hegel: pensiero filosofico
HEGEL FILOSOFIA RIASSUNTO
LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ DEL’AUTOCOSCIENZA
Si conclude con il passaggio all’autocoscienza: conoscendo l’oggetto, la coscienza è in realtà impegnata a conoscere se stessa verità dell’oggetto sta nell’auto-coscienza, nella certezza che la coscienza ha di se stessa.
Ma a tale scopo occorrono anche esperienze pratiche. (parte sull’autocoscienza nella F. è infatti dedicata alla ricostruzione delle tappe pratiche attraverso le quali la coscienz acquista certezza di sè).
-1: l’autocoscienza si presenta come appetito che nega l’oggetto consumandolo. In questo modo l’oggetto svanisce come valore autonomo, è solo materiale da distruggere. La loro verità risiede nell’essere continuamente negati da consumo che ne fa l’autocoscienza. Annientato l’oggetto l’appetito continua ïƒ Io sono in quanto consumo l’autoc. apprende che non può esistere senza l’oggetto. Perché “l’appetito sia saziato” c’è bisogno che si rivolga a un oggetto a sua volta capace di indipendenza, un’altra autocoscienza.