Kant: Critica della Ragion Pratica

La Critica della Ragion Pratica ha il compito di individuare i casi in cui la ragione è morale o meno (2 pagine formato doc)

Appunto di laurabonerba94
Critica della ragion pratica
La Critica della ragion pratica si divide in:
Dottrina degli elementi, a sua volta divisa in:
Analitica, che si occupa del dovere;
Dialettica, che si occupa del sommo bene;
Dottrina del metodo.
Secondo Kant, il comportamento umano dipende dalla ragione, che si divide in:
pura;
pratica.


Nello specifico, la condotta umana dipende dalla ragion pratica, che, a sua volta, si distingue in:
ragion pratica pura, che opera indipendentemente dall’esperienza e, indentificandosi con la moralità, non necessita di una critica;
ragion pratica empirica, che opera sulla base dell’esperienza e va criticata per le sue pretese di:
oltrepassare i propri limiti legittimi;
essere l’unica determinante della volontà.
La Critica, dunque, ha il compito di individuare i casi in cui la ragione è morale o meno.
La morale, secondo Kant, è limitata dalla natura finita dell’uomo e deve essere salvaguardata dal fanatismo morale, che consiste nel sostituire alla virtù la presunzione della santità.
Rispettare tali limiti, infatti, significa essere nella legalità e compiere azioni morali.


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