Kant
Estetica trascendentale: la definizione, il concetto di intuizione sensibile, l'esposizione metafisica. (6 Pag - formato Word) (0 pagine formato doc)
ESTETICA TRASCENDENTALE KANT -ESTETICA TRASCENDENTALE DEFINIZIONE: Il termine estetica viene utilizzato da Kant nel suo significato etimologico originario.
Esso deriva infatti dal verbo greco "aisthanomai" = percepire con i sensi, da cui il sostantivo "aisthesis" = sensazione. Con "estetica trascendentale" Kant intende, quindi, quella parte della dottrina della critica che studia le forme a priori dell'intuizione sensibile: lo spazio e il tempo. Questa accezione della nozione di estetica non coincide con quella tradizionale di teoria del bello, ma sta ad indicare una delle due componenti della conoscenza: l'intuizione sensibile. 1.1. STRUTTURA ESTETICA: E' divisa in due parti: 3) esposizione metafisica: in essa Kant si occupa di: a) dimostrare il carattere a priori dello spazio e del tempo e b) di confutare le concezioni dello spazio e del tempo proprie dell'empirismo (Locke-Hume), dell'oggettivismo (Newton); 4) esposizione trascendentale: in cui Kant analizza le caratteristiche di quelle scienze che sono fondate sulle forme a priori dello spazio e del tempo (geometria, aritmetica). SPAZIO ESPOSIZIONE METAFISICA TEMPO ESTETICA TRASCENDENTALE ARITMETICA ESPOSIZIONE TRASCENDENTALE GEOMETRIA 2.INTUIZIONE SENSIBILE: L'intuizione sensibile consiste nella percezione diretta, senza la mediazione della conoscenza concettuale, di ciò che è dato ai sensi nella sensazione, ovvero il "dato sensibile". 2.1CONOSCENZA INTUITIVA ED ARGOMENTATIVA: E' importante comprendere la distinzione tra i due tipi di modalità del conoscere rappresentati dalla: a) conoscenza intuitiva, che è diretta ed immediata, in questo caso il soggetto conoscente, posto di fronte all'oggetto da conoscere, lo conosce subito, senza bisogno di alcuna forma di ragionamento, come nel caso dell'immagine visiva di qualcosa che viene conosciuta dalla mente nel momento stesso in cui è percepita, senza bisogno di sforzo alcuno. b) conoscenza argomentativa, è indiretta e mediata , in questo l'oggetto non è subito presente al soggetto conoscente, ma questi deve giungere alla sua conoscenza attraverso un processo graduale. E' questo il caso di ogni forma di ragionamento o pensiero, come il "sillogismo": si consideri il seguente sillogismo: 1 - la scienza è razionale 2 - la ragione è propria dell'uomo 3 - quindi la scienza è propria dell'uomo Nel caso dell'esempio sopra riportato, il pensiero, per poter giungere alla conoscenza della tesi rappresentata dalla conclusione 3 del sillogismo, deve necessariamente prima conoscere le premesse 1 e 2, solo grazie alla mediazione di tali argomenti si può infatti dire che il soggetto giunga a conoscere la conclusione. Pertanto la conoscenza di 3 si dice ottenuta grazie alla mediazione operata dalla catena argomentativa formata da 1 e 2. Questa distinzione assume un notevole rilievo in quanto permette a Kant di distinguere la conoscenza che deriva dai sensi, che è di carattere intuitivo, dalla conoscenza risultante dall'attività del pensiero che è di car