Locke

Breve appunto sulla vita e il pensiero di Locke. (file.doc, 3 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di giulia20
John Locke nacque a Wrington nel 1632 John Locke John Locke nacque a Wrington nel 1632.Studiò a Westminster e a Oxford, dove maturò un'avversione per la filosofia scolastica che doveva accompagnarlo per tutta la vita, e un'inclinazione per la medicina, le scienze naturali e il pensiero di Descartes.
Fu costantemente in contatto con alcune delle maggiori personalità politiche del suo tempo, e in particolare con Lord Ashley, poi Conte di Shasftesbury. Quando quest'ultimo cadde in disgrazia nel 1675, Locke andò prima in Francia e poi in Olanda, da dove ritornò in Inghilterra nel 1689, al seguito della consorte del Re Guglielmo D'Orange. Fra le molte sue opere, le principali sono: "Saggio sulla legge di natura"; "Saggio sull'intelletto umano" (1690); "Pensieri sull'educazione" (1693).
Nel campo filosofico Locke rivolge il suo interesse soprattutto alla gnoseologia (conoscenza) e alla teoria politica. Nella sua opera maggiore, il "Saggio sull'intelletto umano", egli indaga l'origine delle idee e la conoscenza che da esse discende, come anche la natura della fede, cioè l'opinione. Inoltre egli analizza il significato e la funzione del linguaggio (libro III) e infine un trattato sulla limitatezza del sapere umano (libro IV), che riassume la posizione gnoseologica di Locke. Punto di partenza delle riflessioni è una polemica con Descartes, che aveva individuato la fonte della conoscenza esclusivamente nel pensiero concettuale e , in ultima analisi, aveva dedotto tutte le idee da "idee innate". Locke non critica solamente i presupposti gnoseologici della dottrina delle idee innate, ma condanna anche quest'ultima cogliendovi una teoria autoritaria, che svia gli uomini dall'uso della ragione e del giudizio e li pone in una condizione di "crudelità" politica.. La tesi centrale di Locke è che tutte le idee e tutto il sapere vengano acquisiti per esperienza. Ciò accade o attraverso la sensazione o attraverso la riflessione, a seconda che le idee si riferiscano alla percezione sensibile di oggetti esterni o che riguardino prodotti della coscienza e vengano acquisiti attraverso la percezione delle proprie operazioni mentali (percepire, pensare, giudicare, dubitare). Di conseguenza posso essere dette vere solamente le idee che si possono ricondurre a queste fonti della conoscenza. La gnoseologia di Locke si orienta pertanto su un0indagine empirico-scientifica del mondo, esposta nei lavori dei grandi scienziati del suo tempo (Boyle, Newton). Particolari conseguenze in campo filosofico ebbe la concezione di idee semplici, dalle quali la mente sviluppa idee complesse: ideale di bellezza, di cavallo ecc… La mente non ha accesso immediato a queste idee semplici, poiché la concezione di idee semplici per sé crea difficoltà, ci si è abituati a presupporre una sostanza dalla quale esse procedono. Per le idee complesse Locke intende o le sostanze, vale a dire quelle combinazioni di idee semplici che valgono a rappresentare singole cose particolari e che dipendono d