Kant
Descrizione del pensiero filosofico di Immanuel Kant: introduzione; il rapporto con Hume; la "Critica della ragion pura";la "Critica della ragion pratica" (6 pagine formato doc)
Vissuto tra il 1724 e il 1804 fu considerato il massimo illuminista tedesco. Fu autore nel 1784 del saggio breve: "Che cos'è l'illuminismo"
La sua filosofia, come egli stesso ricorda, è caratterizzata da tre domande:
1-Che cosa posso sapere
2-Che cosa devo fare
3-Che cosa ho il diritto di sperare
Alla prima domanda Kant risponde con l'opera di carattere gnoseologico: "Critica della ragion pura" del 1781.
Alle restanti due domande, di significato etico e religioso, egli risponde con l'opera: "Critica della ragion pratica" del 1788.
Nasce così il Criticismo Kantiano che si sforza di criticare (krino: produrre giudizi), nelle sue opere, la ragione umana ovvero di giudicare quali sono i limiti e le possibilità della ragione in campo conoscitivo e morale.
La filosofia di Kant deve portare la ragione innanzi al tribunale di se stessa.
Però fino al 1770, anno della svolta, il pensiero Kantiano era stato di carattere metafisico tradizionalista occupandosi, ad esempio, di provare l'esistenza di dio.
Nel 1770 Kant legge le opere di Hume le quali, dice egli stesso, lo "svegliò dal sonno dogmatico" nel quale era rimasto immerso.
Hume insegna a Kant l'insensatezza della metafisica tradizionale. Non è possibile dimostrare nulla riguardo alle questioni metafisiche.
Dal 1770 il filosofo tedesco abbandona le sue riflessioni giovanili dando inizio alla fase critica del suo pensiero.
La sua filosofia, come egli stesso ricorda, è caratterizzata da tre domande:
1-Che cosa posso sapere
2-Che cosa devo fare
3-Che cosa ho il diritto di sperare
Alla prima domanda Kant risponde con l'opera di carattere gnoseologico: "Critica della ragion pura" del 1781.
Alle restanti due domande, di significato etico e religioso, egli risponde con l'opera: "Critica della ragion pratica" del 1788.
Nasce così il Criticismo Kantiano che si sforza di criticare (krino: produrre giudizi), nelle sue opere, la ragione umana ovvero di giudicare quali sono i limiti e le possibilità della ragione in campo conoscitivo e morale.
La filosofia di Kant deve portare la ragione innanzi al tribunale di se stessa.
Però fino al 1770, anno della svolta, il pensiero Kantiano era stato di carattere metafisico tradizionalista occupandosi, ad esempio, di provare l'esistenza di dio.
Nel 1770 Kant legge le opere di Hume le quali, dice egli stesso, lo "svegliò dal sonno dogmatico" nel quale era rimasto immerso.
Hume insegna a Kant l'insensatezza della metafisica tradizionale. Non è possibile dimostrare nulla riguardo alle questioni metafisiche.
Dal 1770 il filosofo tedesco abbandona le sue riflessioni giovanili dando inizio alla fase critica del suo pensiero.