Socrate
Introduzione generale ai punti fondamentali della filosofia socratica (3 pagine formato doc)
Socrate dà inizio a una nuova fase della filosofia (c'è chi vuole far risalire a lui l'inizio della filosofia in generale).
Tutto ciò che sappiamo di lui ci è giunto per via indiretta soprattutto da Platone, un suo allievo che usa il maestro come protagonista dei suoi racconti e come suo portavoce.
Socrate non scrive perché vede in un dialogo scritto, un dialogo morto, secondo lui scrivere vuol dire modificare il dia-logos perché un testo non può risponderti. Alla fine della sua vita viene accusato di oltraggio alla religione, e sceglie di morire per quello in cui crede bevendo cicuta.
Socrate è diventato il maestro della filosofia, non tanto per i contenuti, quanto per il suo insegnamento sul modo di vivere la vita. È stato il primo a dimostrare che qualsiasi cosa ci accada nella vita ci dà la possibilità di fare filosofia.
c'è chi accomuna Socrate a Gesù perché entrambi hanno vissuto per poco ma hanno lasciato un grande segno nella storia, avevano entrambi pochi discepoli e morirono martiri per ciò in cui credevano e per la verità. I loro processi furono tenuti dalle persone più in vista del loro tempo, nessuno dei due lasciò nessun documento scritto che venne invece redatto dai loro discepoli.
Che cos'è la filosofia antica?
Con Socrate fa la sua comparsa l'idea di filosofia intesa come un certo discorso e come un modo di vivere legato a un certo discorso.
La vita di Socrate coincide con le sue teorie: mette in pratica quello che predica e predica quello che mette in pratica, perché secondo lui l'azione è già pensiero. Questo è il nucleo del suo insegnamento. Dice anche che chi agisce male non lo fa perché ha un anima cattiva, ma perché è ignorante, non conoscenze la vera essenza del bene, e confonde il suo bene, con il bene. Per Socrate fare filosofia significa cercare il bene universale, che è dentro di noi, ma noi non riusciamo più a vederlo perché è stato offuscato: attraverso il pensiero possiamo recuperare ciò che abbiamo dimenticato. La mente del malvagio è dunque offuscata. Si arriva alla verità quando con il pensiero e con il dialogo si trova una verità intermedia. Per Socrate fare del male agli altri aumenta il male che si fa a se stessi.
Socrate nel suo insegnamento fa proprio l'atteggiamento di colui che non sa nulla, ossia l'ingenuo, ma si tratta di quello che i greci chiamano ironia.
Nel momento in cui Socrate parla coi suoi interlocutori assume la parte dell'ingenuo, in modo gli latri possano scoprirsi da soli.