Cartesio
La filosofia di Cartesio(formato word pg 2) (0 pagine formato doc)
CARTESIO (RENE' DESCARTES) CARTESIO (RENE' DESCARTES) Alla base della speculazione di Cartesio c'è il problema del metodo cioè la ricerca di un procedimento di indagine che conduca a verità universali e necessarie e ne sia garanzia di veridicità.
Cartesio struttura la sua riflessione in tre fasi: formulazione delle regole del metodo legittimazione filosofica del metodo dimostrazione della sua applicabilità e fecondità in ogni campo del sapere La più complessa e interessante fase ai fini del discorso filosofico è quella che riguarda la necessità di dare fondamento teorico al metodo (n.2). A questo scopo il procedimento metodologico seguito dal filosofo è il dubbio metodico che consiste nella critica al sapere già dato alla ricerca di verità indubitabili. Cartesio pone quindi in dubbio tutti i seguenti gradi della conoscenza: conoscenze sensibili: se i sensi possono ingannarci una volta, possono farlo sempre conoscenze razionali: non esiste nessuna garanzia che l'intelletto conduca a verità universali e necessarie conoscenze matematiche: poiché non sappiamo nulla riguardo la nostra origine, potremmo essere stati creati da un genio maligno che ci fa ritenere incontrovertibili pure illusioni A questo punto il dubbio ha investito ogni aspetto della realtà, è diventato universale: è il momento culminante del dubbio metodico, il dubbio iperbolico. Nel carattere radicale di quest'ultimo scatta l'intuizione descritta come apprensione immediata della mente, un concetto che scorga dall'anima chiaro e distinto e considerato uno dei due strumenti conoscitivi che conducono a verità indubitabili (l'altro è la deduzione). L'intuizione è il COGITO ERGO SUM: dubito cioè penso dunque sono (=esisto). Ora il problema successivo è in che modo esisto. Non sapendo e quindi non potendo asserire nulla riguardo ai corpi, esisto come qualcosa che pensa, come sostanza pensante: RES COGITANS. La sua auto-evidenza esistenziale è costituita dal dubbio, quindi è la prima certezza, la prima verità indubitabile di Cartesio posta perciò a fondamento del metodo e della conoscenza e da cui far derivare tutte le altre verità per deduzione. La res cogitans è l'intelletto, la ragione: in questo senso Cartesio è il padre del razionalismo moderno, in quanto vuole arrivare con la sola forza della ragione, unico fondamento di verità, ad una conoscenza universale, necessaria e in continua crescita. Esistendo la res cogitans, esistono anche i suoi oggetti: le idee delle cose classificate in innate, fittizie e avventizie. Ma il problema successivo è se le cose rappresentate dalle idee esistono davvero: è il passaggio dal piano logico al piano ontologico. Per ottemperare al quale non si può passare direttamente dall'auto-evidenza esistenziale della sostanza pensante all'evidenza delle cose reali, c'è bisogno di un mediatore, di un terzo termine. Quindi così procede nella sua speculazione: dubitando, la res cogitans non può essere perfetta, ma se è cosciente della sua imperfezione, deve necessa