Bruno e Campanella: analogie e differenze

Breve analisi per punti delle analogie e delle differenze tra Giordano Bruno e Tommaso Campanella (1 pagine formato doc)

Appunto di valerapa

BRUNO E CAMPANELLA

Bruno (1548) e Campanella (1568). Analogie e differenze: 
Bruno e Campanella sono filosofi contemporanei del Rinascimento.
Furono ambedue rinchiusi nel carcere romano del sant’uffizio.
Erano ambedue originari del Regno di Napoli.


Avevano vent’anni di differenza.
Provenivano ambedue da famiglie popolari.
Si formarono entrambi presso i collegi domenicani.
Conoscevano in modo approfondito Aristotele e il tomismo, e la cultura cristiana.
Attinsero anche dal platonismo e dal neoplatonismo riletti in chiave ermetica da Ficino.

Telesio, Bruno e Campanella: il naturalismo

BRUNO: RIASSUNTO

Nutrirono il loro pensiero con il naturalismo meridionale e la magia.
Ambedue avvertirono insoddisfacente la cultura tradizionale e furono motivati a costruire un sapere nuovo.
Ambedue non si limitano alla riflessione teorica, infatti tentano di tradurre in prassi la propria filosofia e cercano (come insegna il platonismo) di fare della filosofia strumento di formazione e di riforma anche politica della realtà. L’Europa della controriforma appare infatti bisognosa di un profondo rinnovamento morale e civile. Ambedue i filosofi cercano di definire gli aspetti di questo rinnovamento scontrandosi con ambienti e istituzioni e subendone la persecuzione. Subiscono ambedue una lunghissima carcerazione e le torture, ma si conservarono fedeli al rinnovamento auspicato.

CAMPANELLA: RIASSUNTO

DIVERGENZE: 
L’opera di Bruno và inquadrata nel suo vagare per l’Europa,si alimenta dei più diversi orientamenti filosofici e religiosi. Gli scritti di Bruno sono polemici e dialettici. La forma è dialogica.
L’opera di Campanella nasce invece nella solitudine e nel rigore della prigionia. Le sue idee hanno straordinaria forza costruttiva e sono elaborate in forma sistematica (Metafisica e Teologia). Diverso è il rapporto cn la filosofia e la religione cristiana. Campanella vuole ricostruire il pensiero filosofico e teologico su nuove basi, autenticamente cristiane e non aristoteliche e tomistiche.
La filosofia di Bruno è “non cristiana”, è il più serio tentativo del rinascimento per rinnovare la cultura filosofica in senso anticristiano.