Ceto intellettuale illuminista e borghesia

Appunto sulla controversa relazione fra ceto intellettuale illuminista e borghesia. (file.doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di cibe
Untitled L'ILLUMINISMO E LA BORGHESIA La relazione fra ceto intellettuale illuminista e borghesia è ancora controversa.
Tuttavia appare molto stimolante la proposta avanzata da uno studioso strutturalista e marxista, Lucien Goldmann, che cerca di individuare la corrispondenza fra struttura ideologica e struttura economica in epoche determinate. Secondo Goldmann, i principi ideologici dell'illuminismo - individualismo, tolleranza religiosa, libertà, eguaglianza giuridica - corrispondono alle esigenze del libero scambio e del contratto commerciale. Le merci possono essere scambiate, vendute e acquistate solo se coloro che stabiliscono tra loro il contratto di scambio sono liberi ed eguali di fronte alla legge ( uno schiavo o un servo della gleba non può stabilire contratti ), a prescindere dalla loro religione e dalla loro nazionalità.
L'età dell'illuminismo segna la fine della figura dell'intellettuale cortigiano. Liberandosi dalla dipendenza nobiliare e sostenendo idee di tolleranza, libertà, eguaglianza ( se non sociale, certamente giuridica ) e i valori dell'individualismo e del libero scambio, di fatto il ceto intellettuale viene a interpretare le esigenze della nuova classe borghese. Si può insomma constatare un'omologia di fondo fra struttura ideologica dell'illuminismo ed esigenze pratiche ed economiche dei ceti emergenti. Anche sul piano sociale, si assiste alla crescita del numero degli intellettuali provenienti dalla borghesia: in Francia i collaboratori dell'Encyclopèdie provenivano per il 70% dal Terzo Stato ( erano avvocati, insegnanti, commercianti, funzionari dell'amministrazione, medici, ecc. ). Il bisogno di identità del ceto intellettuale, si chiarisce ora in senso nettamente riformista: l'intellettuale, tende a porsi come il legislatore della società, capace di intervenire in ogni campo per proporre soluzioni più razionali rispetto al passato. L'illuminismo manifesta un legame con la civiltà borghese, e quindi con quella classe sociale che dal Cinquecento in poi è apparsa economicamente in estensione e politicamente in ascesa, fungendo da forza trainante di quel fondamentale evento storico, che è la Rivoluzione Inglese. L'illuminismo si configura come l'espressione teorica e l'arma intellettuale della borghesia. La borghesia rappresenta la classe portatrice del progresso, e desiderosa di sottomettere la natura e la società, tagliando ogni rapporto con il passato e le sue consuetudini. Da ciò, ne scaturisce una lotta contro tutte quelle forze che hanno ostacolato il libero e critico uso dell'intelletto. Questo legame fra illuminismo e borghesia, viene confermato dalla classe di appartenenza dei suoi rappresentanti, la classe borghese, e dall'ideale umano delineato dal secolo dei lumi. L'illuminismo si rispecchia nella figura del filosofo e del mercante, che spesso riunisce nel personaggio del mercante-filosofo, esplicitando la sua tendenza a teorizzare modelli e valori di tipo borghese. Il corretto uso dell'intelletto, coinvolge