La concezione della vita in Omero
Brevi note sulla poetica dell'autore di Iliade e Odissea (3 pagine formato doc)
CONCEZIONE
OMERICA DELLA VITA E DELLA REALTÀ
Omero (IX sec. A.C.) è all'origine della formazione della civiltà greca e occidentale.
In lui è presente una struttura che interpreta l'uomo nella sua relazione con il divino, caratterizzata da una duplice articolazione: a) divisione uomo/Dio b) trascendenza dell'uomo verso la sfera divina. Questo rende possibile all'uomo capirsi, stare nella realtà, elaborare un'arte.
A) INSUPERABILE DIFFERENZA DIO/UOMO
Apollo richiama Diomede: (Il. 5, 440-2)
"Titide, bada! Allontanati, e non pretendere d'aver mente pari agli dèi: non è uguale la stirpe dei numi eterni e degli uomini che camminano in terra".
Omero esclude : a) immortalità umana ...
"Certo, la morte crudele nemmeno gli dei
possono allontanarla da un uomo, anche amato, nel giorno
che Moira funesta di morte lungo strazio lo colga." (Od. 3, 236-38)
... e b) sfida dell'uomo agli dèi:
Ulisse risponde a Telemaco:
"Non sono un dio, no: perché m'assomigli agli eterni?
Il padre tuo sono, per cui singhiozzando
soffri tanti dolori." (Od 16, 187)
Omero (IX sec. A.C.) è all'origine della formazione della civiltà greca e occidentale.
In lui è presente una struttura che interpreta l'uomo nella sua relazione con il divino, caratterizzata da una duplice articolazione: a) divisione uomo/Dio b) trascendenza dell'uomo verso la sfera divina. Questo rende possibile all'uomo capirsi, stare nella realtà, elaborare un'arte.
A) INSUPERABILE DIFFERENZA DIO/UOMO
Apollo richiama Diomede: (Il. 5, 440-2)
"Titide, bada! Allontanati, e non pretendere d'aver mente pari agli dèi: non è uguale la stirpe dei numi eterni e degli uomini che camminano in terra".
Omero esclude : a) immortalità umana ...
"Certo, la morte crudele nemmeno gli dei
possono allontanarla da un uomo, anche amato, nel giorno
che Moira funesta di morte lungo strazio lo colga." (Od. 3, 236-38)
... e b) sfida dell'uomo agli dèi:
Ulisse risponde a Telemaco:
"Non sono un dio, no: perché m'assomigli agli eterni?
Il padre tuo sono, per cui singhiozzando
soffri tanti dolori." (Od 16, 187)