La filosofia di Platone e Aristotele: riassunto

42 domande con risposta riguardanti la filosofia di Platone e di Aristotele. Utile per la preparazione all'interrogazione di filosofia (6 pagine formato doc)

Appunto di lelo111

PLATONE E ARISTOTELE: RIASSUNTO

Risposte.

1. Mito della caverna. Platone paragona la condizione dell’uomo a quella di uno schiavo, prigioniero fin dalla nascita nel fondo di una caverna. Alle sue spalle si eleva un muro, al di là del quale altri schiavi camminano portando sul capo e sulle spalle diversi oggetti che sporgono al di sopra di esso. La luce del sole non penetra all’interno della caverna, ma l’oscurità è rotta da un fuoco che proietta le ombre degli oggetti sui muri.
Inizialmente lo schiavo le scambia per oggetti reali, ma dopo essersi liberato dalle catene che lo tenevano legato, scopre gli altri prigionieri e riconosce le ombre, fino a trovare l’uscita della caverna e a riuscire a fuggire dalla prigione. Inizialmente i suoi occhi non abituati alla luce non riescono a vedere distintamente le cose che circondano l’uomo, che è costretto a guardarle riflesse negli specchi d’acqua o nelle pietre levigate. Solamente in un secondo stadio, l’ex prigioniero riesce finalmente ad apprezzare nella sua completa bellezza tutto il paesaggio circostante. Successivamente ritornerà nella caverna per compiere il suo compito di filosofo, ma dovrà star bene attento alle persone che non gli crederanno, perché potrebbero anche ucciderlo.

Platone e Aristotele a confronto

CONOSCENZA PER PLATONE E ARISTOTELE

2.    La caverna è il corpo che tiene rinchiusa l’anima o il nostro mondo. Gli schiavi sono gli uomini; le catene sono le passioni; le ombre, le immagini superficiali; le sagome, la superficie delle cose del mondo, le persone che reggono le statuette le cose sensibili; il fuoco, il principio fisico con cui i primi filosofi spiegavano la realtà. L’uomo si libera con fatica grazie alla filosofia. Il mondo fuori della caverna rappresenta le idee; le idee riflesse nello stagno sono quelle matematiche (legate al sensibile); le stelle, le idee etiche; il sole, l’idea del Bene. La prima tentazione del filosofo è starsene lì; poi subentra il dovere filosofico di spiegare il mondo esterno agli uomini; il filosofo nella caverna non ci vede più ed è deriso; se dà fastidio viene ucciso (Socrate); chi interpreta le ombre sono i falsi sapienti.
 3.    Per Platone i gradi della conoscenza sono 4: 2 appartenenti al mondo sensibile e 2 al mondo razionale. La forma di conoscenza più bassa è la congettura o immaginazione (eicasia) che ha per oggetti le ombre o le immagini dell’oggetto e quindi rappresenta la conoscenza delle cose in modo superficiale e slegato. La migliore conoscenza del mondo sensibile è la credenza (pistis) che ha come oggetto le cose sensibili, è praticamente quando costruiamo delle immagini in tre-dimensioni degli oggetti. Il grado di conoscenza più basso per quanto riguarda il mondo razionale è la conoscenza discorsiva o matematica, in quanto la matematica è più vicina rispetto alle idee al mondo sensibile ed è inferiore alla filosofia perché sviluppa dei ragionamenti partendo da punti ipotetici. Al primo posto della conoscenza c’è quella di tipo noetico, in quanto ha dimostrazione su tutto e perché tratta dei problemi più importanti, ovvero l’uomo e la città.

PLATONE E ARISTOTELE A CONFRONTO

4.    Per Platone l’educazione deve avvenire secondo gradi. All’inizio i bambini devono studiare musica e ginnastica, successivamente si deve studiare matematica fino ai 30 anni, poi da 30 a 35 anni si deve studiare Filovia e Dialettica e infine dai 35 ai 50 anni si deve prestare servizio militare. Solamente chi riuscirà a passare tutti questi test, potrà diventare un buon reggitore, ovvero un buon re-filosofo.