L'educazione nel positivismo

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L'EDUCAZIONE NEL POSITIVISMO L'EDUCAZIONE NEL POSITIVISMO Positivismo : da positivo= concreto ; tendenza alla concretezza, al rilevamento scientifico dei fatti, che prevale nella seconda metà dell'ottocento.
Sostituisce la metafisica idealista e le aspirazioni romantiche. Le scienze positive sono le scienze sperimentali. Il positivismo è una filosofia che assume lo stesso metodo delle scienze sperimentali. Nel positivismo la filosofia ha una duplice funzione, una propedeutica (= preparatoria) che consiste nell'indicare alle scienze sperimentali il metodo migliore da seguire, l'altra di sintesi, consiste nel raccogliere in unità i risultati finali delle singole scienze. Il positivismo non è stato solo una filosofia, ma una mentalità diffusa che per un certo periodo ha permeato di se tutti i settori della conoscenza e dell'attività umana, recando benefici risultati, ma anche dannose conseguenze.
Tra i meriti vi è l'aver sollecitato lo sviluppo su base sperimentale di scienze come la biologia, la psicologia, la sociologia, la medicina e il diritto penale. È da deplorare la tendenza all'ateismo e al materialismo, l'ignorare i valori umani, la convinzione che ogni cosa sia verificabile e misurabile sperimentalmente e il suo attribuire un valore assoluto ai risultati scientifici. La pedagogia ha cominciato ad essere considerata una scienza proprio in questo periodo, con il liquidare la prospettiva esclusivamente filosofica che l'aveva sempre contrassegnata. L'educazione è in un certo senso il risultato del convergere degli influssi ambientali ed ereditari (conseguenza delle teorie evoluzionistiche). L'importanza attribuita all'ambiente porta a due conseguenze sul piano pedagogico, una positiva e una “negativa”, quella positiva è il volere che il bimbo si educhi attraverso l'esperienza diretta delle cose, l'altra è il sopravvalutare l'influenza della famiglia e della scuola, considerate “matrici” della personalità dell'uomo futuro. Ugualmente determinanti si considerano i fattori ereditari, cosicché la libertà e la spontaneità del soggetto nell'opera attiva della propria educazione vengono quasi del tutto ignorate. Nell'insegnamento, la conseguenza diretta dell'esaltazione della scienza e di tutto ciò che ha un'utilità pratica immediata, è che le materie scientifiche prevalgono su quelle umanistiche, definite dallo Spencer come un “bisogno di lusso”. Pensiero pedagogico dello Spencer Al primo posto vengono le materie scientifiche e tecniche perché hanno maggiore valore per la propria conservazione, per l'allevamento della prole e per le necessità della vita sociale e politica; all'ultimo posto ci sono le materie a carattere umanistico ed estetico. Queste conclusioni sono strane, perché aveva convenuto (nella prima pagina della sua opera) che, “Nell'ordine dei tempi l'ornamento precede l'utilità” (es. la scuola greca). Spencer indica come materie d'insegnamento nozioni di: fisiologia (per conservare meglio