Epistemologia
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Epistemologia Epistemologia Dal greco ???????? (Episteme = scienza).
Epistemologia: discorso intorno alla scienza (letteralmente). Benché il termine si trovi usato in altri significati (gnoseologia, teoria del conoscere…), il significato dominante è quello di “indagine critica intorno alle scienze naturali e matematiche”. Distinzione: la scienza può considerarsi quanto a contenuto e quanto alla forma. Il contenuto è la materia, cioè l'oggetto di cui essa si occupa; la forma è la struttura razionale che le dà il carattere scientifico per cui si differenzia da quel conoscere che pure circa il medesimo oggetto è conoscere volgare. L'epistemologia è l'indagine critica intorno alla forma e non al contenuto delle scienze. Essa trova nello sviluppo scientifico la condizione indispensabile del suo sorgere e del suo progredire. Il sapere scientifico si è configurato in due modi principali: per gli antichi e per i moderni. Per gli antichi era scienza la filosofia, per i moderni scienza in senso proprio e tipico è la fisica. Quindi solo con il concetto moderno si ha una distinzione adeguata fra sapere filosofico e sapere scientifico e pertanto solo con esso l'epistemologia può davvero definirsi e svilupparsi. L'epistemologia galileana è la prima epistemologia moderna (cioè la scienza viene distinta dalla filosofia: la filosofia ricerca le essenze, mentre la scienza descrive l'esatto comportamento mediante la legge). Legge significa rapporto costante fra elementi di un fenomeno e fra vari fenomeni e il rapporto si verifica numericamente. L'indagine scientifica ha come meta la formulazione matematica della legge. La filosofia dunque è un'indagine qualitativa, mentre la scienza è un'indagine quantitativa. Dal metodo logico - deduttivo proprio del sapere filosofico si distingue il metodo sperimentale della scienza di Galileo, articolato nei suo momenti essenziali: osservazione, che somministra il dato; ipotesi (o teoria), che somministra la ragione; verificazione (o esperimento), con cui si razionalizza il dato e si datizza la ragione. Gli strumenti di cui si avvale la scienza moderna della natura sono due: la matematizzazione dei fenomeni (usata dai greci nell'astronomia. Si ebbero modelli meccanici celesti ma nessuna applicazione ai fenomeni terrestri, perché lì non trovarono ciclicità); la sperimentazione sistematica (di cui non si trova traccia nei greci). La caratteristica essenziale di un esperimento è la sua artificialità che lo distingue dall'osservazione di un processo nella sua forma naturale. Tale metodo (di Galileo) sintetizza fecondamente i due momenti dell'induzione e della deduzione. La sperimentazione sistematica in laboratorio venne per la prima volta praticata nel XVII secolo (i tempi di Galileo). Newton enuncia i canoni di un procedimento metodico nel quale il momento anticipativo e razionale (ipotesi), di cui il cartesianesimo abusava, viene guardato con diffidenza (“ipoteses non fingo”), in favore di un'esten