La felicità attraverso i secoli da Platone a oggi

Analisi del concetto di felicità per platone, aristotele, epicuro ai giorni nostri (4 pagine formato doc)

Appunto di tomva
Fin dai tempi più antichi si è cercato di definire il concetto di felicità.

Essa fu sempre percepita come un elemento essenziale e per alcuni
addirittura il fine ultimo della vita umana.

Certamente non esiste una risposta sicura e assoluta; essa é soggettiva
cosicché ognuno la può percepire sotto una luce diversa.

Ci furono comunque nel corso dei secoli alcuni filosofi che cercarono,
tramite le loro conoscenze e le loro credenze, di identificare questo
sentimento.

Ad esempio Platone nel definirla introduce per la prima volta il concetto
di giustizia la quale, come ogni altro valore morale, si riferisce alla più
intima natura de|l'uomo, e cioè alla sua anima (psyche').

Ma parlando dell'anima umana si pone la seguente domanda: “a quali
condizioni l'uomo e in pace con se stesso, visto che nel|'anima vi sono una
molteplicità di elementi in lotta tra loro?"
Ebbene egli conclude che l'uomo giusto e sano sarà colui nel quale governa
la parte razionale dell'anima.


In altre parole, la parte razionale dell'anima deve guidare le altre due
componenti, quella concupiscibile e quella irascibile, in modo che |’anima
tenda verso i valori spirituali più alti e possa raggiungere la felicità.

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