Filosofi dopo Hegel
Caratteri generali del pensiero di Schopenhauer, Feuerbach, Marx, Compte e del Positivismo (6 pagine formato doc)
SCHOPENHAUER:
Ha un'antipatia personale per Hegel e non ha nulla in comune con lui: totale opposizione di pensiero.
1. Scavalca Hegel e torna a Kant: realtà divisa in noumeno, che lui chiama cosa in se, e fenomeno che chiama rappresentazione perchè è la realtà così come ce la rappresentano le forme a priori.
2. Egli guarda con molta simpatia Platone, secondo il quale la realtà è divisa in idea in se (=iperuranio) e mondo sensibile.
3. Egli aveva letto testi induisti ed era rimasto colpito dal loro pensiero --> filosofia orientale: stesso pensiero rivoluzionario di quello che era stato all'epoca quello greco.
4. Si era dedicato anche alla neurologia: si era iscritto alla facoltà di medicina perchè era interessato alla complessità dell'apparato cerebrale-nervoso (poi passò alla facoltà di filosofia).
“Il monto come volontà e rappresentazione”: opera che pubblica nel 1818 con nessun successo. Grazie a quest'opera viene assunto alla facoltà di Berlino dove entra subito in conflitto con Hegel (tutti gli studenti partecipano solo alle sue lezioni). La sua fortuna è tardiva poiché viene rivalutato solo dopo il '55. Muore nel '60.
Pensiero di Schopenhauer: il mondo (realtà) come volontà e rappresentazione (la vedo nel tempo, nello spazio, unito da relazione di cause ed effetto).
Ha un'antipatia personale per Hegel e non ha nulla in comune con lui: totale opposizione di pensiero.
1. Scavalca Hegel e torna a Kant: realtà divisa in noumeno, che lui chiama cosa in se, e fenomeno che chiama rappresentazione perchè è la realtà così come ce la rappresentano le forme a priori.
2. Egli guarda con molta simpatia Platone, secondo il quale la realtà è divisa in idea in se (=iperuranio) e mondo sensibile.
3. Egli aveva letto testi induisti ed era rimasto colpito dal loro pensiero --> filosofia orientale: stesso pensiero rivoluzionario di quello che era stato all'epoca quello greco.
4. Si era dedicato anche alla neurologia: si era iscritto alla facoltà di medicina perchè era interessato alla complessità dell'apparato cerebrale-nervoso (poi passò alla facoltà di filosofia).
“Il monto come volontà e rappresentazione”: opera che pubblica nel 1818 con nessun successo. Grazie a quest'opera viene assunto alla facoltà di Berlino dove entra subito in conflitto con Hegel (tutti gli studenti partecipano solo alle sue lezioni). La sua fortuna è tardiva poiché viene rivalutato solo dopo il '55. Muore nel '60.
Pensiero di Schopenhauer: il mondo (realtà) come volontà e rappresentazione (la vedo nel tempo, nello spazio, unito da relazione di cause ed effetto).